Tu sei qui: AttualitàVittorio Abbate, il pittore di Ravello vola a San Francisco alla scuola di Bryan Mark Taylor
Inserito da (redazionelda), domenica 28 febbraio 2016 20:51:27
Sta per realizzare il suo sogno il trentenne pittore ravellese Vittorio Abate: partire per San Francisco per approfondire tramite le lezioni del maestro BryanMark Taylor, maestro americano, ex docente dell'Accademy of Art University di San Francisco colpito dall'abilità e il talento straordinari con cui il giovane maestro realizza e sintetizza forme e colore en plein air. Vittorio brama segretamente il sogno di diventare suo allievo.
«Vederlo dipingere è stato un incanto - ci aveva già confidato - in poche pennellate sintetizzava la costiera in un modo che non avevo mai visto prima. Si fermò a Ravello per un mese intero e io mi offrii di accompagnarlo in giro per la costa. Lui trovò in me anche una guida turistica improvvisata e io trovai un maestro da cui attingere quanto più possibile, che mi consigliò un percorso di studio in questo mondo della pittura en plein air».
Nel 2015 Vittorio inaugura finalmente la sua prima mostra allestita nella sala Don Andrea Colavolpe ad Amalfi, dove una serie di opere che riprendono i paesaggi della Costiera Amalfitana parlano della sua storia: le esperienze lo hanno visto sin dall'inizio impegnato a rappresentare la realtà e gli angoli della Divina attraverso le lenti della sua sensibilità, che ha da subito trovato interesse e ammirazione da parte del pubblico spesso internazionale e dai gusti attenti.
La sua passione per l'arte sin da bambino: in terza elementare, in un tema dalla canonica traccia "cosa vuoi fare da grande?" scrisse di voler fare il pittore (GUARDA VIDEO IN BASSO).
Diplomato come maestro d'arte in ceramica all'istituto "Filiberto Menna" di Salerno si è laureato in decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Durante gli studi accademici seguire una scuola privata di pittura, la "In form of art" e segue per tre anni la formula "bottega", apprendendo le tecniche pittoriche del passato.
Determinante l'incontro col maestro Marco Chiuchiarelli che oltre ai preziosi insegnamenti sulla produzione dell'arte gli trasmette, giorno dopo giorno, la voglia di migliorarsi come persona attraverso lo studio nel campo pittorico.
Nel 2011 parte alla scoperta dell'Argentina tanto da restare incantato dai suoi diversi tipi di paesaggi: qui inizia a studiare e dipingere en plein air, finendo per innamorarsi di Julieta, la donna che nel 2014 diventerà sua moglie.
Ritornato in patria Vittorio decide di proseguire la sua attività e comincia a dipingere in giro per la Costiera con le sue opere apprezzate e acquistate specie dai turisti di tutto il mondo.
Nel 2012 a Ravello Vittorio Abbate ha l'opportunità di assistere il grande ceramista portoghese Miguel Cargaleiro nella realizzazione del pannello ceramico ubicato nella piazzetta di San Cosma.
Nell'estate del 2013, poi, l'incontro col maestro Taylor.
«Ho cercato e voluto questa esperienza - ha confidato alla sua amica sin dall'infanzia Rossella Cioffi che ha raccolto quest'appassionata intervista - e ora che manca poco ho la certezza che non potevo trovare maestro migliore sulla mia strada. Il suo modo di lavorare è serio, costante. Qui è tutto così veloce - continua - Per Bryan cinque minuti di pausa sono cinque minuti non dedicati alla sua pittura. Gli devo molto. Ho capito che dipingere en plein air non è altro che sintetizzare attraverso forme e colori la tua visione del mondo e comunicarla a chi la osserva. L'artista non è altro che un direttore d'orchestra e i suoi musicisti sono i colori, le linee, le prospettive, e la sinfonia finale è quella sintesi pittorica che senza un po' di follia non risulterebbe mai perfetta. E la musica mi fa pensare inevitabilmente alla mia Ravello che è sempre stata nei miei ricordi - racconta - E' stato incredibile constatare quanti viaggiatori, quanti artisti conoscano le meraviglie della mia terra. Ho voglia di ritornare, ora posso aprire ancora di più gli occhi sulla mia pittura e la Costiera Amalfitana allenerà come sempre la mia fantasia. Ho sempre saputo di voler fare l'artista ma ora - dichiara timidamente - so di voler diventare un artista all'altezza di Ravello, territorio da sempre protagonista di energie creative e di grandi personalità».
«Vittorio è un esempio - di questo ne è sicura Rossella, e non soltanto lei - Non si chiuderà mai irrisolto nella sua felpa chiedendosi se sta facendo la cosa giusta. Sa che il tempo è prezioso, e che non c'è tempo più perso di quello sprecato a cercare altrove risposte che esistono già dentro di noi. Poi la vita in maniera puntuale offre incontri e possibilità e bisogna essere bravi a farne tesoro.
Vittorio ci invita all'impegno ma anche a non voltare mai lo sguardo alle nostre vere passioni, perché sa che curarsene è l'unico modo per affrontare tutto il resto.
Si sa, fare l'artista oggi se si è giovani è una condizione minacciata dalle urgenze della vita, e proprio per questo va difesa con forza, ma è anche vero che chi ha la fortuna di unire professione e talento ha il grande privilegio di poter rispondere alla domanda "Che fai?" con un "Chi sono" ed è una scommessa su cui puntare con coraggio, poiché alla lunga l'unico rischio che si corre è quello di essere felici. Veramente».
Fonte: Il Vescovado
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