Tu sei qui: CronacaAbusivismo, respinta la prima istanza di sanatoria
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 19 marzo 2004 00:00:00
Respinta la prima istanza di sanatoria relativa al nuovo condono edilizio. È quanto emerge dai controlli effettuati dagli uffici comunali. Tale istanza, completa di tutti gli incartamenti e dei vari certificati, sarebbe dovuta essere il preludio all'iter procedurale che avrebbe portato, poi, al condono edilizio per l'immobile in questione. Ma la "furbata" è stata subito scoperta in seguito ai controlli effettuati dai dipendenti comunali dell'Ufficio Condono. Il proprietario, infatti, aveva presentato l'istanza asserendo di aver costruito prima del 31 marzo 2003, forse ignaro dei rilievi aereo-fotogrammetrici aggiornati messi a disposizione dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio. Rilievi che rappresentano l'arma in più dell'Amministrazione comunale nella lotta all'abusivismo e che hanno consentito di accertare che la costruzione era stata realizzata successivamente al 31 marzo 2003. Quanto meno singolare, comunque, che la campagna portata avanti dall'Amministrazione comunale contro gli abusi edilizi e le informative circa il ricorso ai rilievi fotografici satellitari non abbiano arrestato l'azione dei "signori del mattone". Riserbo sulla costruzione oggetto dell'abuso. «Abbiamo preferito - commenta Fortunato Palumbo, consigliere comunale delegato alla repressione dell'abusivismo - non dare le generalità per effettuare tutta la procedura in meno di un mese e per impedire che tale raggiro possa danneggiare ulteriormente l'ambiente». Già inoltrata la denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno, che nel giro di pochi giorni dovrebbe emettere decreto di demolizione. Il proprietario dell'immobile in questione, inoltre, verrà perseguito per false dichiarazioni. Intanto, gli uomini del Comando di Polizia Municipale sorvegliano la costruzione 24 ore su 24. «Con gli abusi edilizi - afferma Fortunato Palumbo - non si scherza più. Continueremo alacremente nella nostra attività per evitare che nel territorio cavese, già a forte rischio idrogeologico e sismico, possa essere alzata la soglia del pericolo. Fermeremo anche con le cattive i committenti di reato». L'Amministrazione sta procedendo, inoltre, ad acquisire al patrimonio comunale, per le successive demolizioni, alcuni immobili non condonabili. Da una prima verifica compiuta dagli uffici, infatti, è emerso che una decina di immobili sono stati realizzati dopo il 31 marzo 2003. Continua senza sosta, dunque, la guerra contro il "mattone selvaggio".
Fonte: Il Portico
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