Tu sei qui: CronacaAbuso edilizio a Croce, applicata la dura direttiva sindacale
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 22 settembre 2010 00:00:00
Sequestrato nelle scorse settimane un manufatto abusivo in località Croce, nella traversa Michele Di Florio. La struttura, su due livelli ed ancora in costruzione, è stata rinvenuta dagli agenti di Polizia Locale. Alcune lamiere di metallo erano state posizionate nei punti dove sarebbero state realizzate successivamente finestre e balconi, ma l’ampia estensione laterale dell’immobile ha facilitato la scoperta da parte dei "caschi bianchi".
Nella giornata di ieri, martedì 21 settembre, dopo l’ispezione degli agenti è intervenuto sul posto anche il sindaco Galdi per verificare di persona il pieno rispetto della sua direttiva dello scorso 22 giugno in materia di apposizione dei sigilli agli edifici abusivi.
Infatti, l’ordinanza sindacale, firmata anche del consigliere comunale delegato alla lotta all’abusivismo, Matteo Monetta, recita che al momento dell’accertamento delle opere edilizie realizzate senza titolo si deve procedere al sequestro dei manufatti, di tutte le attrezzature e dei mezzi di cantiere, segnalando inoltre l’eventuale presenza di allacci ai pubblici servizi.
In più l’applicazione dei sigilli, sempre secondo la direttiva del sindaco, deve avvenire mediante opere e recinzioni che impediscano l’effettivo utilizzo dei manufatti e scoraggino la prosecuzione dei lavori.
E così ieri mattina gli operai del IV Settore, su richiesta degli agenti di Polizia Locale con mansioni di P.G., hanno provveduto a realizzare le prescritte opere di recinzione, atte a scoraggiare la rottura dei sigilli e la reiterazione dell’abuso.
Si tratta dell’ennesimo colpo all’abusivismo edilizio, dopo quelli portati a termine nella scorsa primavera alla Petrellosa, a Cesinola ed a San Martino. Colpo che si inserisce nella cosiddetta “lotta al cemento selvaggio” nelle zone ad alto rischio idrogeologico e nelle zone rosse.
Per quanto concerne, invece, gli abbattimenti delle costruzioni illegali, le demolizioni dovrebbero riprendere entro l’anno corrente. Sarà cura della Procura di Salerno redigere il cronoprogramma degli interventi da effettuare sui circa 1.900 fabbricati non condonabili presenti sul territorio comunale.
La vera grana è rappresentata, tuttavia, dalla mancanza di fondi per l’effettuazione delle operazioni di demolizione da parte del Comune, che sarebbe chiamato ad anticipare le varie quote per poi rifarsi sui rispettivi proprietari. Ma le casse comunali contano solamente 450mila euro, a fronte dei 100 milioni di euro complessivi (circa 60mila euro a fabbricato) stimati per tutte le 1.900 operazioni di demolizione.
Fonte: Il Portico
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