Sarà convertito in casa di ospitalità religiosa l'ex Seminario di Amalfi. I lavori di adeguamento sono cominciati stamani. A darne notizia l'Amministrazione diocesana secondo cui «Amalfi avrà così una struttura ricettizia capace di soddisfare anche le esigenze spirituali dei turisti con un auspicabile sbocco occupazionale a favore dei residenti». Nella nota a firma del sacerdote Francesco Amatruda, si ringrazia l'imprenditore Luigi Savarese di Sorrento «che, oltre ad accollarsi le ingenti spese per la ristrutturazione dell'immobile, ha anche accettato di rispettare il fine istituzionale del sacro edificio, intitolandolo "Sacrum Seminarium Domus Mariae"».
Una notizia che manda definitivamente in fumo le aspettative degli studenti dell'Istituto Turistico "Marini-Gioia" desiderosi di poter frequentare una scuola "dignitosa" come prospettato sin dal 2012. In fumo il contratto di prelocazione stipulato nel 2012 con la Curia Arcivescovile di Amalfi dall' Amministrazione provinciale, che prevedeva il definitivo trasferimento dell'intero Istituto Turistico presso l'ex Seminario di Amalfi a seguito dei lavori di ristrutturazione dell'edificio proprio a spese della Curia, indebitatasi per oltre 2 milioni di euro.
Lo scorso anno, dopo diversi mesi di incontri con i sindaci della Costiera, la Provincia di Salerno ha stabilito di non onorare quel contratto ritenendo di mantenere lo status quo.
Intanto i lavori all'ex seminario erano stati ultimati sul finire del 2015 scorso anno con le aule pronte ma rimaste inspiegabilmente chiuse.
In una nota l'Amministrazione del Seminario spiega i motivi della scelta della riconversione a casa d'ospitalità, «per diradare il polverone sollevato proprio da chi conosce bene i fatti fino ad accusare le istituzioni ecclesiastiche di aver tradito la propria missione per fini speculativi».
I fatti illustrati dalla Curia
- Il 30.09.2008 la Provincia di Salerno rilasciava il fabbricato del Seminario fino ad allora adibito ad uso scolastico, per cui questa Amministrazione si trovò nella necessità di affrontare il problema della sua ristrutturazione e del suo riutilizzo. Avendo constatato che per legge il fabbricato non poteva essere riadattato né a civili abitazioni né ad altri usi, se non a "casa religiosa di ospitalità", fece redigere un progetto, che fu presentato all'UTC del Comune di Amalfi per le necessarie autorizzazioni.
- Nell'attesa del Nulla Osta dell'UTC, a seguito dello sfratto dell'Istituto per il Turismo da Villa Savo, rappresentanti dei genitori, della Scuola, e, dopo anche della Provincia chiesero a questa amministrazione che il fabbricato del Seminario diventasse sede della scuola. Il progetto fu subito condiviso da S.E. l'Arcivescovo e dagli Organi diocesani, sia per assicurare ai giovani studenti una degna sistemazione sia anche per la convinzione che tra la Scuola con indirizzo turistico e la vicina Cattedrale con annesso Museo si potesse in seguito trovare un'intesa per migliorare l'offerta formativa dei giovani. Perciò, senza badare alle spese già fatte, ben volentieri si decise di mettere il fabbricato a disposizione della scuola, rinunciando al progetto iniziale.
- Si addivenne così in data 25 settembre 2012 ad un contratto preliminare di locazione, in forza del quale la Provincia di Salerno si impegnava a stipulare un contratto definitivo col Seminario per dare l'auspicata sede all'Istituto per il Turismo, mentre il Seminario si impegnava a consegnare ad essa "entro tre anni" il fabbricato idoneo all'uso scolastico e provvisto del certificato di agibilità rilasciato dagli Enti preposti "con la sola esclusione del superamento delle barriere" costituite dalle scale, che dalla piazza portano al primo piano. Col medesimo atto le parti con polizza assicurativa si impegnavano a pagare anche una penale di euro 300.000,00 nel caso che venissero meno all'impegno sottoscritto.
- Il 25 settembre 2015 questa Amministrazione comunicava alla Provincia che il fabbricato, provvisto del certificato di agibilità e di ogni altra autorizzazione, era pronto per essere consegnato, ma la Provincia, per beghe politiche, rispose di non poter procedere alla stipula del contratto definitivo adducendo come scusante con lettera 14/12/2015 il fatto che "l'immobile promesso in locazione risulta inidoneo all'uso cui è destinato per la mancata effettuazione dei necessari interventi di adeguamento normativo della proprietaria Arcidiocesi di Amalfi-Cava de'Tirreni, che pure si era invece espressamente impegnata". Cosa questa non rispondente a verità, perché la non eliminazione delle scale di acceso al fabbricato era stata già prevista ed accettata dalle parti nel contratto preliminare. Di più, la Provincia , in pari data, si prese anche la briga di "diffidare la Soc. Elba Assicurazioni a non dare seguito alle pretestuose richieste dell'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de'Tirreni", e, quindi, a non pagare il premio fissato, costringendo in tal modo questa amministrazione ad aprire un contenzioso con essa, per tutelare i diritti maturati con la polizza.
- A questo punto, tutti si sono defilati: in primis, la Scuola con i genitori e gli alunni (Il Presidente dell'Istituto di allora sa quanti di loro si presentarono all'Assemblea da lui indetta per spingere la Provincia a rivedere la propria decisione); poi i sindaci, che più volte sono stati convocati in conferenza per risolvere il problema, ma inutilmente, perché gli interessi di un comune della costiera hanno finito col prevalere sui bisogni della scuola. A leccarsi le ferite è rimasta questa amministrazione, che, avendo speso inutilmente euro 2.880.000,00 per rendere il fabbricato idoneo all'uso scolastico, ogni tre mesi e per quindici anni deve pagare la rata del mutuo di euro 63.000,00.
- Sono ormai passati quasi tre anni e la Provincia non si è fatta mai sentire per venire incontro alle esigenze della scuola. Solo di tanto in tanto, mai ufficialmente, ma attraverso persone di buona volontà, che si presentavano come vicini al Governatore De Luca, si è lasciata trapelare l'intenzione della Regione Campania a riprendere i contatti con questa Amministrazione. L'ultima segnalazione in tal senso ci è pervenuta dal Sig.Bartolo Lauro nel maggio dello scorso anno, quando ci assicurò che entro i primi di luglio del 2017 sarebbe stata avanzata una formale richiesta per il fitto del fabbricato, da adibire a scuola. Abbiamo atteso anche questo termine e non avendo ricevuto proposta alcuna, il 26 luglio 2017 abbiamo rotto gli indugi e abbiamo stipulato il contratto con il Sig. Savarese. E' inutile aggiungere che fino ad ora né dalla Provincia, né dalla Regione è stata fatta richiesta alcuna per avere il Seminario come scuola.
Questi sono i fatti. Dispiace di non aver potuto dare alla Scuola una degna sede per la formazione dei giovani, ma certamente a questa amministrazione non si può addebitare la scelta cui è stata costretta, perché non poteva lasciare ulteriormente deperire il fabbricato a fronte dei debiti da onorare.
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