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Inserito da (admin), giovedì 30 dicembre 2010 00:00:00
Gravagnuolo: “Un indegno voltafaccia”
«Ieri in Consiglio Comunale la maggioranza ha consumato una indecente pantomima, condita di insulti ed attacchi isterici all’opposizione. Opposizione che per parte sua stava reagendo ad un evidente, macroscopico raggiro ai danni di gente che da trenta anni vive nei prefabbricati leggeri.
I consiglieri di minoranza, già nella seduta del Consiglio Comunale del 21 dicembre scorso, avevano denunciato che le assegnazioni in corso dei nuovi alloggi erano state fatte in difformità rispetto al Regolamento approvato in CC all’unanimità (quindi anche con il voto della maggioranza, Sindaco in primis) ed avevano chiesto che, prima di tornare in Consiglio per una modifica del Regolamento stesso, richiesta dall’Amministrazione, si effettuasse una verifica nell’Osservatorio per la Casa.
Lunedì 27 venivano convocate le Commissioni Consiliari Permanenti I e II per l’esame dell’emendamento al Regolamento proposto dalla maggioranza. Lì l’Opposizione ribadiva la richiesta della convocazione dell’Osservatorio, ma veniva anche a conoscenza, per dichiarazione di un funzionario comunale, di un clima di intimidazioni e di minacce in cui le assegnazioni erano state fatte. In più riceveva conferma che esse erano state espletate in difformità rispetto al Regolamento esistente. La maggioranza quindi convocava - previo accordo con l’Opposizione - l’Osservatorio per la Casa per ieri mattina. Ed a seguire le Commissioni I e II per l’esame dell’emendamento; quindi il CC nel pomeriggio con questo punto all’odg.
Nella riunione delle Commissioni I e II congiunte il Presidente della I Commissione, avv. Giovanni Del Vecchio, alla presenza del Consigliere delegato alla casa, Matteo Monetta (presente anche nella riunione dell’Osservatorio), comunicava che, in seguito alla riunione dell’Osservatorio ed avendo sentito anche il Vice Sindaco ed il Sindaco, l’Amministrazione aveva deciso di sospendere le assegnazioni già effettuate e da effettuarsi per procedere ad una verifica puntuale e ad eventuali rettifiche, al fine di renderle coerenti con il Regolamento votato in CC. Sia l’Opposizione, che i rappresentanti dei residenti nei prefabbricati davano perciò atto alla maggioranza di aver ascoltato le giuste ragioni della gente raccolte dalla minoranza. L’opposizione si impegnava quindi a votare l’emendamento - ancorché superfluo, in quanto ribadiva concetti già tutelati dalle leggi vigenti - in uno spirito di solidarietà verso i residenti nei prefabbricati e di responsabilità verso la città.
Nel pomeriggio il voltafaccia. Nonostante la testimonianza su quanto sopra riportato da parte del Presidente Del Vecchio, al quale va la nostra piena solidarietà, e nel silenzio omertoso di tutti i numerosi consiglieri di maggioranza che avevano partecipato alla riunione delle Commissioni congiunte della mattina, il Sindaco negava gli impegni presi, smentiva il Presidente De Vecchio e, tra le proteste dei residenti nei prefabbricati presenti in aula e venuti per plaudire all’intesa raggiunta, insultava volgarmente l’opposizione.
Si è proceduto quindi - su richiesta del Presidente del CC e col voto contrario dell’opposizione - ad una sospensione del CC di quindici minuti, passati i quali la minoranza ha chiesto la verifica del numero legale, che non c’era. La Segretaria Comunale si è rifiutata di procedere a tale verifica e l’opposizione, rifiutando di accettare questa ennesima prevaricazione, ha abbandonato l’aula ritenendo illegittima la stessa prosecuzione dei lavori.
A seguito si quanto sopra riportato, i consiglieri comunali qui sottoscritti presenteranno esposto circostanziato alla Procura della Repubblica e produrranno ricorso al T.A.R. per palesi, abnormi violazioni consumate dalla maggioranza sia di ordine procedurale, che di natura penale».
Vincenzo Bove, Cava Millennio - Luigi Gravagnuolo, La Città Nuova - Enrico Polichetti, Solo Per Cava - Sabato Sorrentino, Solo Per Cava - Enzo De Tommasi, Città Democratica - Paolo Santacroce, 61 Progress
La risposta di Cicco
«Quanto ho visto personalmente, ieri sera, in Consiglio Comunale, è semplicemente vergognoso. Non è la prima volta che assisto, da parte di alcuni esponenti della minoranza, a palesi tentativi di strumentalizzazione delle discussioni consiliari allo scopo di sobillare i cittadini presenti in sala contro l’Amministrazione in carica. E’ una pratica molto grave, perché gioca sulle debolezze e sulle difficoltà della gente senza curarsi del clima di tensione che si va ad innescare e del rischio evidente per la sicurezza pubblica.
Nei giorni scorsi avevo già letto su internet dell’organizzazione della protesta in massa degli assegnatari delle case, alimentata da false notizie create ad arte, nei giorni precedenti, per generare allarmismi. Saggezza e senso di responsabilità dovrebbero suggerire di tenere bassi i toni, soprattutto quando si affrontano temi “caldi” e ci si trova a prendere decisioni che sono avvertite dai cittadini cavesi sulla propria pelle. Il consigliere Gravagnuolo sa benissimo che i provvedimenti si prendono in Consiglio Comunale attraverso regolari votazioni in aula, non può pensare di creare un trambusto sulla base di una frase detta da un consigliere di maggioranza in sede di commissione o di una dichiarazione riportata da altri. Il sindaco aveva già chiarito che non c’era alcuna intenzione di mettere in discussione le assegnazioni già effettuate, che bisognava semplicemente verificare l’operato degli uffici (operanti in un clima di tensione non imputabile certo all’amministrazione comunale) e, quindi, procedere alla votazione dell’emendamento all’ordine del giorno.
Trovo per altro ridicolo che ci sia la contestazione sulla verifica del numero legale, richiesta dal consigliere Gravagnuolo, dopo i 15 minuti di pausa votati, senza che lo stesso presidente del consiglio fosse ancora rientrato in aula: in tutti i consigli comunali precedenti, maggioranza e minoranza hanno sempre (per consuetudine) “sforato” di alcuni minuti rispetto alla durata concordata della pausa, spesso per far fronte ad un pasto frugale al bar, senza che ci fosse la contestazione di nessuno. Una volta rientrato il presidente, si è regolarmente constatato il numero legale necessario per il prosieguo della seduta. Se il consigliere Gravagnuolo avesse rinunciato ad abbandonare l’aula (come già fatto ad un consiglio precedente, tra l’altro), avrebbe contribuito a riprendere la discussione secondo un preciso senso di responsabilità nei confronti dei colleghi presenti e della cittadinanza.
Per cui, ribadisco, a mio avviso ieri è mancato il buon senso da parte di alcuni componenti dell’opposizione e si è cercato inutilmente la “rissa” approfittando, a mio avviso, della presenza in sala dei diretti interessati. Concludo affermando che, quando sento rivolgere al sottoscritto accuse infamanti sull’etica e la morale, sento di rispondere che, nonostante il mio impegno politico sia recente, non ho evidentemente niente da imparare da chi invece ha molta più esperienza di me, ma poi si trova ad assumere atteggiamenti e comportamenti discutibili, come quelli a cui ho assistito ieri sera nell’aula consiliare».
Giuseppe Gianluca Cicco, Coordinatore PDL - Cava de’ Tirreni
Il centrosinistra: “E’ tempo di rimettersi in cammino!”
I partiti del centrosinistra di Cava de’ Tirreni esprimono profonda preoccupazione sull’evoluzione della vicenda amministrativa della nostra città:
«Troppi i problemi rispetto ai quali si sono annunciate improbabili soluzioni, pensiamo al destino dell’ospedale ancora pieno di incertezze, alle gravi ed irrisolte emergenze, abusivismo ed occupazione su tutte. In un marasma generale di impressionante occupazione del potere, regna sovrana l’incapacità e la superficialità con le quali si affrontano i problemi a discapito dei cittadini.
Ultima vicenda quella dell’assegnazione degli alloggi ai terremotati del 1980. La confusione associata ad improvvisazione rischia di determinare gravi situazioni di disagio, sperequazioni, mortificazioni dei diritti delle famiglie che da trent’anni aspettano una casa. A ciò si sono aggiunti episodi inquietanti come le minacce subite da un funzionario del Comune, che condanniamo fermamente.
Nelle prossime ore i rappresentanti dei partiti che sottoscrivono questo documento si incontreranno per concordare azioni da mettere in campo per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo in Città. Il cantiere, disponibile al contributo di tutti coloro che vogliono fare una seria opposizione per costruire l’alternativa, è aperto».
Partito Democratico - Giuliano Galdo; Sinistra Ecologia e Libertà - Emilia di Mauro; Italia dei Valori - Domenico Bruno; Federazione della Sinistra - Franco Lupi
Fonte: Il Portico
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