Tu sei qui: CronacaBimba in ospedale, allarme incidenti domestici
Inserito da (admin), martedì 28 settembre 2004 00:00:00
Gioca con i fermagli per capelli, si distrae e ne infila uno nell'orecchio. È stato così che una bambina di 3 anni, di Sant'Anna, è finita al Pronto Soccorso dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo". Dai primi accertamenti radiografici i medici hanno individuato il piccolo oggetto penetrato nella cavità auricolare. La bimba è stata subito sottoposta ad un intervento in anestesia locale, che ha permesso l'asportazione del ferretto. I medici non escludono la possibilità di danni più seri, da valutare nei prossimi giorni. È questo l'ultimo degli incidenti cosiddetti domestici, che vedono come vittime bambini tra i 2 ed i 6 anni. Secondo le stime ospedaliere, il 75% delle intossicazioni, e più in generale degli incidenti domestici, vedono protagonisti i bambini. Solo nelle ultime settimane 2 i casi trattati al "Santa Maria dell'Olmo": un bambino che si era infilato nel naso dei pezzetti di spugna, portati via da una palla, ed una bambina che aveva infilato nell'orecchio le perle della collana della madre. Una lunga catena di disattenzioni, per fortuna senza gravi conseguenze, che hanno fatto crescere l'allarme tra i medici ed i genitori, tanto da indurre i pediatri ospedalieri e della medicina territoriale dell'Asl Sa1 a stilare un vademecum. Il libretto è ancora in fase di ultimazione, ma a breve sarà distribuito nelle scuole e negli ambulatori dei medici di famiglia per fornire alcune, semplici regole d'oro. Si tratta di consigli per affrontare tutte le emergenze più diffuse, dalla febbre alle cadute, fino al rischioso capitolo degli avvelenamenti. «Gli incidenti domestici - spiega Basilio Malamisura, dirigente responsabile dell'Unità operativa di Pediatria - sono molto frequenti. Ed in questi ultimi tempi, complici cattive abitudini perpretate all'interno delle mura domestiche, sono in costante crescita». Il caso della bambina di Sant'Anna che si è infilata un ferretto nell'orecchio, procurandosi delle ferite all'interno del padiglione auricolare, è l'ultimo di una lunga serie. «Spesso i bambini - conferma Malamisura - si procurano danni dovuti a disattenzione. I pericoli sono rappresentati dai piccoli oggetti, che vengono lasciati a vista. I bambini, per curiosità o per gioco, li portano alla bocca o cercano di infilarseli nel naso e nelle orecchie». Biglie, ferretti e palline a parte, i rischi non si esauriscono con i giochini e le suppellettili che si trovano in casa. Quelli maggiori, secondo gli esperti, sono rappresentati da farmaci, alcolici e detersivi. In una parola, dal pericolo di avvelenamento. «Bisogna stare attenti a dove si costudiscono i farmaci - avverte il pediatra - anche perché nelle case ne è aumentata la scorta. Ed attenzione ai detersivi, che vengono spesso travasati in bottiglie vuote d'acqua, lasciate a portata di mano dei bambini».
Un piano d'emergenza contro le intossicazioni
In caso di intossicazioni o avvelenamento accidentale, è di primaria importanza chiamare il medico di famiglia o contattare il Centro antiveleni del Cardarelli di Napoli (081 5453333 - 081 7472870). La consulenza telefonica è fondamentale quando ci si trova lontani dall'ospedale, perché si può intervenire velocemente anche a casa. Gli esperti suggeriscono cosa fare per non peggiorare la situazione e, soprattutto, per prevenire possibili complicazioni causate da rimedi diffusi, ma spesso inadeguati.
Fonte: Il Portico
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