Tu sei qui: CronacaBloccata la ricapitalizzazione del Cstp, ottimismo sugli alloggi
Inserito da (admin), venerdì 25 gennaio 2013 00:00:00
Cstp ed alloggi popolari all’attenzione del Consiglio comunale di ieri, giovedì 24 gennaio. 13, in realtà, erano i punti all’ordine del giorno della “seduta fiume” convocata dal Presidente Antonio Barbuti. Complice, però, la presenza in Aula di una nutrita rappresentanza del “popolo dei prefabbricati”, tutt’altra che soddisfatta per il continuo slittamento dei tempi di consegna dei 18 alloggi di Pregiato, a tenere banco sono stati soprattutto i due succitati argomenti.
Capitolo alloggi: il sindaco Galdi e successivamente il dirigente Antonino Attanasio hanno illustrato lo status quo, cercando di rassicurare gli “scontenti”. Lunedì prossimo, 28 gennaio, si riunirà nuovamente la commissione di collaudo, il cui mancato ok ha finora impedito la materiale consegna delle case. Essendo state sanate le imperfezioni rilevate in passato e forniti i documenti richiesti, il primo cittadino si è mostrato ottimista circa l’agognato sì della commissione, che porterebbe all’immediata consegna - già nella prossima settimana - delle chiavi dei 18 nuovi alloggi di Pregiato. Senza dimenticare, come ha ricordato il sindaco, che stanno proseguendo i lavori anche nel comparto di Santa Lucia.
Clima animato e colpo di scena, poi, sull’altro punto “caldo”, quello relativo alla ricapitalizzazione del Cstp, che avrebbe comportato per il Comune di Cava un esborso di 338.900,57 euro e che alla fine non è stato votato dal parlamentino metelliano. Se ne riparlerà nel corso della prossima seduta di Consiglio, prevista già per il pomeriggio di lunedì 28 gennaio, dal momento che il delicato argomento necessita del parere dell’avvocatura comunale e dei revisori dei conti.
L’orientamento prevalente, comunque, sembrerebbe essere quello di subordinare la ricapitalizzazione a due condizioni. Innanzitutto la garanzia che dovrebbe essere espressa da un esperto esterno circa la sostenibilità del piano di rilancio del Cstp. E poi, l’accettazione da parte del giudice fallimentare, il prossimo 22 febbraio, del concordato nel quale il Cstp ha presentato il suo piano per abbattere il debito con i creditori. Questo perché, nel caso in cui fosse rigettato tale piano, risulterebbe del tutto vano il sacrificio finanziario del Comune metelliano.
Dubbi e perplessità in merito sono stati amplificati dall’intervento di Luigi Gravagnuolo, il quale ha rimarcato che i debiti dell’azienda di mobilità ammontano a ben 56 milioni di euro. Il che rende tutt’altro che scontata la pronuncia positiva da parte del giudice fallimentare. Ma non basta. In ballo c’è anche la decisione del Cstp di procedere alla vendita del deposito cavese (inclusa nel piano concordatario), sulla quale non è affatto d’accordo l’Amministrazione comunale.
Quanto basta, insomma, per rinviare ogni decisione al prossimo Consiglio comunale di lunedì 28 gennaio, nel corso del quale si discuterà anche dell’affidamento alla Metellia del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani (da cui dipende il passaggio alla Metellia stessa dei lavoratori della Se.T.A.), dell’esternalizzazione della gestione delle villette e degli spazi pubblici comunali e dei criteri di acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio comunale.
La Redazione
Fonte: Il Portico
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