Tu sei qui: CronacaCannetiello, cava5stelle denuncia lo "scaricapercolato"
Inserito da (admin), giovedì 5 giugno 2014 00:00:00
La bomba ecologica di Cannetiello: nessuno parla perché nessuno può parlare. L’autorità giudiziaria interviene pesantemente con il sequestro della discarica di Cannetiello e inizia lo “scaricabarile” politico: il Sindaco ordina ai proprietari di bonificare l’area. Incredibile! Il Comune nel 2006 s’impegnava a spendere oltre 53mila euro per far progettare il risanamento della discarica, come se fosse cosa sua. E ora si ricorda che è privata.
Per giustificare decine e decine di liquidazioni di spese per centinaia di migliaia di euro, la discarica, nel corso degli anni, era chiamata “discarica comunale in località Cannetiello”. Dal 2014 diventa semplicemente “discarica di Cannetiello”. Potenza delle indagini! Comunque - si son detti i cittadini di cava5stelle - occorre vederci chiaro: affrontiamo la questione sotto il duplice profilo del danno ambientale e del danno erariale.
Da questa considerazione nasce l’ennesima richiesta di pubblicare documentazione comunale e non solo. Documentazione che per legge dovrebbe già essere disponibile sul sito comunale. Richiesta inviata oggi al Comune di Cava e all’Asl e che sarà seguita da un esposto alla Corte dei Conti. Vogliamo conoscere: 1) indagini relative all’acqua, all’aria ed al terreno; 2) indagini epidemiologiche; 3) interventi di risanamento effettuati; 4) progetti e programma degli interventi di risanamento; 5) rapporti economici con i proprietari dei terreni; 6) entità delle spese effettuate e beneficiari; 7) stato e contenuti del registro dei tumori.
Almeno 12 anni fa - si apprende dalla scarna documentazione pubblicata sul sito comunale - si rilevava l’inquinamento ambientale prodotto dalla Cannetiello e si dichiarava in documenti ufficiali la necessità di una messa in sicurezza permanente della discarica. In altro documento del maggio 2009, inserito nella proposta di PUC, si paventava il rischio di contaminazione delle sorgenti che alimentano Cava e città limitrofe. Infatti, sia l’area della discarica che il vallone venivano classificati come “centri di pericolo” per l’ambiente e si consigliavano interventi urgenti di messa in sicurezza.
A dodici anni di distanza dalla dichiarazione ufficiale rinvenuta nei documenti reperibili sul sito ed a 5 anni dalla relazione che accompagnava la proposta di Piano urbanistico comunale, la discarica sta ancora lì, con il suo percolato che inquina terreno e acqua. Cosa si attende? Un finanziamento regionale o europeo che potrebbe non arrivare o arrivare con ritardo? Nel frattempo si provocano danni irreparabili alla salute. I tumori aumentano. Sembra che il registro dei tumori sia inspiegabilmente fermo all’anno 2009.
Non si è fatto per problemi di finanziamenti? Allora perché si continua a spendere e spandere, riconoscendo debiti non previsti nei bilanci preventivi? Un caso per tutti: quello di un’indennità di esproprio non pagata. Oltre 1 milione di euro che avrebbe dovuto pagare una cooperativa edilizia e di cui si farà carico il Comune. Il costo dei lavori di messa in sicurezza della Cannetiello. Cooperativa edilizia della quale risulterebbero, come soci, personaggi legati alle passate amministrazioni.
cava5stelle.it
Fonte: Il Portico
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