Continua a gonfiarsi il caso del Movimento 5 Stelle a Roma. E dire che tanto clamore mediatico non lo abbiamo visto per nessuno dei centinaia di casi di malapolitica che solo a Roma si sono verificati negli ultimi anni. Da un ANSA di pochi minuti fa apprendiamo che il minidirettorio, così come era stato battezzato, è saltato e che Paola Taverna, insieme a Fabio Massimo Castaldo e Gianluca Perilli hanno deciso di prendere le distanze dalla giunta di Virginia Raggi. Anche dopo aver dichiarato che "la macchina amministrativa è partita ed è giusto che ora proceda spedita" riteniamo il tempismo di questo allontanamento sia quasi fuori luogo. Sul blog il messaggio de componenti del mini direttorio continua "non faremo mai mancare il nostro sostegno e il nostro contributo all'amministrazione capitolina" ma ovviamente la stampa asservita al regime mediatico di Renzi trova in queste dichiarazioni 1000 sfumature di grigio. Casi montati ad arte sulla presunta mail di Paola Taverna che avrebbe di fatto informato la stampa, immediatamente smentiti dalla stessa senatrice del movimento 5 stelle. La Raggi in tutto questo non sembra minimamente intimidita dall'accanimento che i media stanno utilizzando verso l'operato della sua amministrazione. Certo tutto questo ci fa ricordare che i media, se solo volessero, potrebbero tenere in riga qualsiasi amministrazione ma, evidentemente, l'unica a dare loro fastidio è quella del Movimento 5 Stelle: quelle precedenti, che hanno disastrato Roma, erano perfette.