Tu sei qui: CronacaCava de'Tirreni celebra Farfariello
Inserito da (admin), mercoledì 13 giugno 2007 00:00:00
Al via le celebrazioni in onore di Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello, con una serie di iniziative volute dall'Amministrazione Comunale, in particolare con il concorso fattivo dell'Assessorato al Turismo, retto da Michele Coppola, dell'Assessorato al Commercio, retto da Vincenzo Servalli, e dell'Assessorato alla Cultura e Spettacoli, retto dal Vicesindaco Gianpio De Rosa, coordinatore di tutta l'iniziativa.
L'Amministrazione, in collaborazione con l'Archivio Sonoro della Canzone Napoletana della Rai, riscopre l'arte di colui che è stato definito il re del varietà italo-americano, con un ricco calendario di appuntamenti, intitolato "Farfariello - 'mpareme 'a via d'a casa mia" ed in programma da domenica 17 a sabato 23 giugno.
IL PROGRAMMA
Domenica 17 giugno - ore 18.30
Corso Umberto I - Complesso Monumentale di S. Giovanni Battista
Apertura mostra fotografica, documentale e sonora su Farfariello e l'emigrazione italiana negli Stati Uniti, in collaborazione con RadioRai - Archivio Sonoro della Canzone Napoletana e con Il Mattino di Napoli. La mostra, in programma dal 17 giugno al 15 luglio, sarà inaugurata da Arnold Migliaccio, figlio di Farfariello.
Lunedì 18 giugno - ore 19.00
Aula Consiliare - Palazzo di Città
Convegno: "La figura di Eduardo Migliaccio, il re del varietà italo-americano"
Introduzione:
Gianpio De Rosa - Assessore alla Qualità della Cultura di Cava de'Tirreni.
Interventi:
Gregorio Di Micco - Giornalista de "Il Mattino";
Francesco Calvanese - Docente Universitario, Presidente FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie) Campania;
Luisa Marino - Presidente EDIAT (Eleonora Duse Italian American Theatre);
Paquito Del Bosco - Direttore "Archivio Sonoro della Canzone Napoletana - RadioRAI".
Conclusioni:
Luigi Gravagnuolo - Sindaco di Cava de'Tirreni.
Nel corso della conferenza, alla quale presenzierà la famiglia Migliaccio, sarà proiettato, per gentile concessione del "The George Heastmann House Museum" di New York, il cortometraggio diretto da Bruno Valletty "The Movie Actor" (1932), l'unico documento cinematografico dell'attività artistica di Farfariello, restaurato dalla "The Film Fondaution" di Martin Scorsese e da quest'ultimo presentato alla Biennale di Venezia nel 2002.
Mercoledì 20 giugno - ore 18.30
Santi Quaranta, luogo di nascita di Farfariello
Intitolazione "Piazza Eduardo Migliaccio"
Recital degli studenti della Scuola Media Balzico.
Giovedì 21 giugno - ore 20.30
Piazza Abbro
Maurizio Merolla e la Compagnia "Teatro degli Eventi" presentano "Farfariello al Varietà, Eduardo Migliaccio da Cava de'Tirreni a Nuova Yorka".
Sabato 23 giugno - ore 20.30
Piazza Duomo
Serata conclusiva di "Colpi di Scena - Premio d'arte studentesca Farfariello", a cura dell'Associazione "Moby Dick".
I giovani artisti saranno premiati da:
Anna Pavignano per la sceneggiatura;
Antonio Casagrande per il teatro;
Aldo Moretti per la scenografia;
Mame Cheikh per il canto;
Karl Potter per la musica.
La serata si concluderà con il concerto dei "Senegal Ritmo", con Karl Potter alle percussioni e Mame Cheikh alla voce. Con la partecipazione di Alvaro Martinez.
L'ARTISTA
Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello, nacque nella frazione di Santi Quaranta, a Cava de'Tirreni, nel 1880. Studiò scenografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli e si appassionò al teatro di varietà. A 17 anni si trasferì in America con la famiglia ed a New York iniziò a frequentare i teatrini di Mulberry Street, dando vita ai primi personaggi del suo repertorio. Divenne famoso con la "macchietta coloniale", forgiando un linguaggio nel quale si mescolavano elementi di lingua inglese che venivano storpiati nel dialetto napoletano. Era un grande trasformista e si travestiva soprattutto da donna. Ha descritto i più tipici cafoni d'America: lo scostumato, il patriota, il guappo, dando vita ad oltre un centinaio di personaggi.
Strepitosa la sua interpretazione di "'Mparame ‘a via d'a casa mia" e numerosi i suoi cavalli di battaglia, come "O Capa ‘e casa", "'O dormiglione", "'O richiamato", "Quanno spusaie Francisco", "Tarantella faitatora", Amore vastaso", Pascale ‘e Mulberry Street", "Redento e pazzianno", "Scugnizzo smaniuso". Il suo grandissimo successo in America fu considerato pari a quello del tenore Enrico Caruso e fu determinato dal forte senso di identificazione che gli emigranti avvertivano nei suoi personaggi. Nel 1937 tornò a Napoli per una tournèe e si esibì al Teatro Augusteo. Nel 1940 il re Vittorio Emanuele lo nominò cavaliere della Corona d'Italia. Eduardo Migliaccio morì nel 1946 ed è sepolto a New York. In America attualmente vive il suo ultimo figlio, l'85enne Arnold.
Fonte: Il Portico
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