di Livio Trapanese

Giovedì 15 novembre, in piena mattinata, nel parco di viale Guglielmo Marconi, una operatrice ecologica della Metellia Servizi S.r.l., intenta ad eseguire le consuete pulizie, è stata azzannata al disopra del polpaccio destro da un cane femmina, di colore marrone, di media taglia e di razza volpina.

Ciò è accaduto perché il cane non era tenuto al guinzaglio di un metro e mezzo, come prescrive il Regolamento comunale, ma ad uno del tipo estensibile.

L'operatrice, lì per lì non ha accusato dolori, ma subito dopo ha dovuto richiedere l'intervento del collega V. A., telefonicamente fatto intervenire per la bisogna, affinché l'accompagnasse presso il pronto soccorso del Santa Maria Incornata dell'Olmo.

I sanitari, rilevati i segni dei due canini sulla regione morsicata, nel prestarle i primi soccorsi, prescrivendole nel contempo quattro giorni di prognosi, hanno richiesto l'esibizione del certificato che attestasse che il "cane mordace" fosse stato sottoposto al vaccino antirabbica, in caso contrario la malcapitata doveva sottoporsi essa stessa alla terapia prescritta dal protocollo antirabbico, oltre ad una terapia antibiotici.

L'operatrice ed il suo collega, tornati nel parco di viale Marconi e non trovando il cane ed il suo proprietario/conduttore, si sono recati presso l'abitazione di quest'ultimo, sita nella stessa strada, poco distante dal parco, ma non trovandolo hanno dovuto desistere, per rintracciarlo il giorno seguente (Venerdì 16 Novembre 2018), presso lo stesso parco; alla richiesta del certificato di vaccinazione antirabbica, la povera sventurata si è sentita rispondere: "MA CHI VI CONOSCE, IL MIO CANE NON VI HA MORSICATO, AVETE TESTIMONI?" La signora F., allo stato, è sottoposta alla terapia antirabbica sull'addome e antibiotica.