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Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 12 maggio 2010 00:00:00
E' terminata con un nulla di fatto la riunione tenutasi ieri in uno studio notarile di Salerno tra Ugo Cappelli, rappresentante di una cordata di imprenditori appartenenti al marchio Despar, l’amministratore delegato di Coop Italia ed Antonio Della Monica, presidente del Consiglio di amministrazione della Holding D’Andrea Company (Hdc).
Al summit era presente anche la Gam Despar Calabria, nella persona di Antonio Gatto, tra i primi ad avvicinarsi alla trattativa.
La sensazione generale, però, è che l’accordo per stipulare dei contratti di fitto d’azienda per le due società della holding Gds e Cavamarket, a cui fanno capo 45 punti vendita campani del marchio Despar, sarà perfezionato nella riunione che si terrà domani, alle ore 11, tra gli attori interessati.
Nelle ultime ore, intanto, è saltato fuori un nuovo nome che potrebbe essere capace di risollevare le sorti della burrascosa vicenda che sta incombendo sulla famiglia Della Monica. Alla Despar Calabria di Antonio Gatto ed alla Despar Puglia della famiglia Peschechera, infatti, si è aggiunta la Centrale Italiana, vero punto d’incontro tra le parti, nella quale confluiscono marchi della grande distribuzione come Sigma, Il Gigante, lo stesso Despar e Coop Italia, di cui tra l’altro è vicepresidente Antonio Gatto.
Sembra uscita fuori dalla trattativa, invece, la Conad, che ha smentito ufficialmente ogni notizia su una sua eventuale candidatura all’acquisizione del ramo commerciale della Despar Campania.
La maggiore novità è che entreranno nel nuovo "soggetto" anche i più grossi creditori del gruppo, attratti dal patrimonio e dalle numerose imprese controllate dalla Hdc spa, quali la Trade Real Estate spa, la CL Costruzioni srl, la Valso srl, la Gestioni Immobiliari srl, la NewCo srl e la Building srl.
E' questo, forse, il motivo per cui davanti al giudice fallimentare sono apparse finora solo due istanze fallimentari, presentate rispettivamente da un’azienda casearia del Salernitano e dalla MFC Carni srl di Avellino, che vanterebbe un credito nei confronti di Cavamarket di circa 500mila euro. Fissata per il prossimo 7 giugno la relativa udienza. Qualora in quella data venisse riconosciuto il fallimento, sarà nominato un curatore fallimentare con il conseguente blocco di ogni possibile ulteriore accordo.
Sono queste ore decisive, dunque, per il destino del gruppo del patron Della Monica, impegnato a salvare il salvabile, mentre voci ufficiose riportano la notizia che altre società creditrici di Cavamarket sarebbero pronte a presentare la documentazione per avanzare l’istanza di fallimento.
Fonte: Il Portico
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