Tu sei qui: CronacaChiusura estiva degli uffici postali, proteste e polemiche
Inserito da (admin), lunedì 20 luglio 2009 00:00:00
Sempre più insostenibile la chiusura estiva degli uffici postali di Cava de’Tirreni, che non garantiscono nemmeno lo svolgimento di servizi essenziali per la popolazione.
Dal 1° luglio al 31 agosto, per le croniche carenze di personale e per consentire ai dipendenti di beneficiare delle ferie estive, la direzione provinciale di Poste Italiane ha disposto una serie di chiusure. Per gli uffici delle frazioni, apertura mattutina dalle 8.30 alle 12.30 del lunedì e del mercoledì. Per gli uffici centrali disposta la chiusura pomeridiana, con apertura al pubblico dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 12 il sabato.
I disagi sono notevoli ed aumentano di giorno in giorno. La protesta degli utenti si è fatta sentire particolarmente venerdì scorso, quando alle Poste centrali di via Andrea Sorrentino funzionavano solo 3 sportelli su 8. Un caos senza pari, con una coda interminabile di utenti e tempi di attesa lunghissimi tra un’operazione e l’altra.
Molte persone lamentavano anche la lentezza con cui alcuni dipendenti eseguivano le operazioni e, prese dall’ira, hanno preferito abbandonare i locali e recarsi presso l’ufficio postale della vicina Vietri sul Mare, solo per pagare bollette in scadenza o inviare raccomandate d’urgenza. Ma per le persone anziane che dovevano riscuotere la pensione, la permanenza alle Poste centrali era d’obbligo. E per loro si è trattato di una vera e propria odissea.
Insomma, riduzione del personale, chiusure e non qualità dei servizi creano un malcontento generale. Tutto ciò sembrerebbe denotare una politica occupazionale in declino. Una scelta aziendale per niente attenta ai bisogni del cittadino e che ha messo in agitazione anche i consiglieri comunali scesi in campo a difesa degli utenti.
«Noi - afferma il delegato alle Opere Pubbliche del lato ovest della città, Sabato Sorrentino, facendosi portavoce anche dei consiglieri Nunzio Senatore, Salvatore Avella ed Enrico Polichetti - come esponenti politici dell’Amministrazione Gravagnuolo, chiederemo un contatto con i responsabili delle Poste. La nostra vuole essere una forma corretta di protesta per cercare insieme la risoluzione dei problemi. Comprendiamo il periodo estivo, ma dei servizi offerti alcune categorie non possono fare a meno. Il nostro interesse va soprattutto alle fasce deboli, quali gli anziani, ai quali il sostare a lungo all’interno degli uffici sovraffollati potrebbe causare anche problemi respiratori. Bisogna trovare al più presto una soluzione, anche considerando il fatto che le Poste si dicono vicine ai cittadini. Ora lo devono dimostrare».
Fonte: Il Portico
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