Salvata dall'intuito dei medici una ragazzina di appena 13 anni, che da tempo soffriva di banali fitte al basso ventre. I ginecologi dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa d'Amalfi" hanno scoperto in tempo la presenza in una delle due ovaie di una grossa cisti, che poteva esserle fatale. E' accaduto nei giorni scorsi presso l'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Cava, diretta dal dott. Gennaro Guarino. La 13enne, studentessa della Scuola Media Inferiore "Trezza", avvertiva da tempo disturbi alla pancia, ed in particolare al basso ventre, tanto da spingere la madre a chiedere più volte l'intervento del medico di famiglia. E' iniziato, così, un lungo calvario alla ricerca del male "oscuro", che si faceva sentire con fitte dolorose. Gli esami cui la ragazza era stata sottoposta non avrebbero rivelato alcuna anomalia. Nei primi giorni della settimana, finalmente l'epilogo. Gli attacchi sono diventati più insistenti. La ragazza è stata accompagnata all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa d'Amalfi", dove i ginecologi le hanno diagnosticato la presenza di una grossa cisti ovarica. E' stata, così, operata d'urgenza dall'équipe di Ostetricia. Adesso, fortunatamente, è fuori pericolo. La ragazzina si sta lentamente riprendendo, in attesa di fare il suo ritorno a scuola. «Purtroppo, la diagnosi di cisti ovarica - spiega il ginecologo Andrea Lupi - non è così semplice, specialmente nelle adolescenti. Gli esami specifici sono molto rari ed anche le raccomandazioni di eventuali visite di controllo non sempre sono seguite. L'intervento in sé, invece, è di routine e viene consigliato quando la cisti cresce di dimensioni».