Prezzi non pubblicizzati e merce esposta senza le dovute misure igieniche previste per i prodotti alimentari. Ed ancora, irregolarità dei libretti sanitari, autorizzazioni sanitarie scadute ed occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono queste alcune delle infrazioni riscontrate dalle pattuglie della Polizia Municipale impegnate in una serie di controlli rivolti al settore del commercio, in particolare a quello degli alimentari e della ristorazione. Dopo il blitz della Capitaneria di Porto presso le pescherie, che ha portato al sequestro di 60 kg di prodotti ittici proibiti o mal conservati ed alla denuncia di 3 persone, tra cui un commerciante cavese (l'accusa è di frode in commercio), si è allargato il giro di controlli.

Nei giorni scorsi, secondo le stime non ancora ufficializzate dal Comando di Polizia Municipale, sarebbero stati 4 i commercianti "trasgressori" ai quali gli agenti hanno elevato una multa, corrispondente al tipo di infrazione commessa. Particolare attenzione è stata riservata alla modalità di esposizione dei prodotti in vetrina. «Si tratta di controlli di routine - precisano dal Comando di Polizia Municipale - I nostri accertamenti sono più generici e non finalizzati ad un settore specifico, quale appunto il novellame». Gli uomini, diretti dal comandante Filippo Meluso, stanno eseguendo da mesi una serie di controlli tra i commercianti dell'intera vallata metelliana.

Nel mirino sono finiti fruttivendoli, macellai, pescivendoli e pasticcieri che non applicano le prescrizioni previste dalla legge circa lo stato di conservazione degli alimentari, le modalità di esposizione al pubblico e, non ultimo, la pubblicazione dei prezzi e delle etichette previste dalla legge (vedi in particolare la provenienza delle carni) per garantire la qualità dei prodotti. A quanto si apprende, l'attenzione degli agenti si sofferma sulla tenuta del libretto sanitario e relativa autorizzazione, sull'esposizione dei prezzi, sulle modalità di esposizione e sull'occupazione del suolo pubblico.