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Inserito da (admin), martedì 10 aprile 2012 00:00:00
Città Democratica, associazione civica di Cava de’ Tirreni, impegnata fin dalla sua fondazione a fianco degli utenti e dei lavoratori del trasporto pubblico locale, aderisce alla manifestazione indetta dalle OO.SS. di categoria per l’11 aprile p.v. a Salerno per protestare contro i tagli ai treni locali e contro la ventilata messa in liquidazione del C.S.T.P.
In particolare, da un eventuale smembramento del Consorzio Salernitano del Trasporto Pubblico la città che più ne sarebbe penalizzata sarebbe Cava de’ Tirreni, che gode oggi di un servizio urbano, dal Centro alle Frazioni e viceversa, assolutamente impossibile da replicare in autarchia o all’interno di un sistema di TPL circoscritto all’Agro Nocerino o alla città di Salerno.
Città Democratica invita tutta la popolazione cavese a mobilitarsi contro il rischio di soppressione di fatto del sistema di trasporto pubblico locale, specie in un momento in cui gli aumenti dei carburanti e l’aumento delle tasse dirette ed indirette decise dal Governo Monti riducono in maniera drastica il reddito dei cittadini.
L’Associazione fa appello al Sindaco ed alle forze politiche affinché adottino tutte le iniziative necessarie per costringere la Regione e la Provincia a recedere dal taglio dei trasferimenti al CSTP, rispettivamente del 35% e del 7%, nonché per evitare che Trenitalia persegua nella decisione di eliminare ben 16 corse nel tratto Salerno-Nocera Inferiore, che serve anche Cava de’ Tirreni.
Il Portavoce Alfonso Caiazzo
PD, il CSTP altro disastro del Centro Destra
La filiera Caldoro, Cirielli e Galdi continua ad operare disastri. L’ultimo colpo inferto al servizio pubblico rischia di compromettere gravemente la mobilità di Salerno e provincia. Le politiche scellerate messe in atto da Regione Campania e Provincia di Salerno hanno determinato tagli insostenibili a danno della pubblica mobilità in un momento in cui le politiche dei trasporti diventano un punto chiave nell’ambito delle più ampie politiche della sostenibilità.
Cirielli non ha saputo tutelare il servizio pubblico salernitano chiudendo gli occhi sulle differenze di trattamento rispetto alle aziende di trasporto napoletane operate in Regione, operando tagli al pubblico mentre elargiva contributi ai privati. L’amministrazione Galdi non è stata capace di proteggere il trasporto pubblico della nostra città, di far valere il peso del Comune più grande della provincia, che oggi è, fra le città del Salernitano, uno dei Comuni più a rischio isolamento.
Pensiamo che la liquidazione dell’azienda CSTP non sia una soluzione auspicabile, ma una prospettiva che renderebbe il territorio ancora più diviso e debole. Ci auguriamo che la soluzione di questa grave crisi del trasporto salernitano sia affidata ad un professionista con i requisiti necessari per operare il risanamento dell’azienda. Soprattutto esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a chi maggiormente pagherà i disagi di questa situazione: i dipendenti e gli utenti che quotidianamente si servono dei mezzi pubblici per spostarsi, andare a fare la spesa o lavorare.
Per studiare, far muovere le nostre città e la nostra provincia. Per tali motivazioni il Circolo PD “25 Aprile” di Cava de’ Tirreni parteciperà alla manifestazione in difesa del trasporto pubblico indetta per mercoledì 11 aprile a Salerno. Cogliamo, inoltre, l’occasione per invitare le forze del Centro Sinistra di Cava a partecipare insieme al corteo che partirà dalla stazione di Salerno per la difesa di un altro nostro diritto in pericolo.
Circolo PD 25 Aprile
Il Collettivo Studentesco chiede a prof e presidi di scioperare per il CSTP
Mercoledì 11 aprile il Collettivo Studentesco Cavese sarà in piazza per il diritto alla mobilità ed al trasporto pubblico. L’attuale situazione del CSTP, infatti, sembra davvero gravissima. L’azienda è in liquidazione e rischia di scomparire del tutto se non ci imporremo, creando una vera e propria opposizione sociale all’ennesima manovra taglia-diritti che scaricherà sui cittadini le responsabilità di anni di cattiva gestione dell’azienda. L’enorme quantità di debiti accumulata dal Consorzio in questi anni ci ha già visti costretti negli ultimi tempi a massicce mobilitazioni per i vertiginosi aumenti delle tariffe ed i tagli alle corse. Ricordiamo la protesta dello scorso anno, quando la sola voce di imminenti tagli alle corse che collegano le frazioni con il centro della città di Cava vide una forte protesta della popolazione, che improvvisò sit-in con blocchi stradali, paralizzando per ore la viabilità della città.
Ebbene, oggi ci ritroviamo a dover segnalare una situazione di emergenza, stavolta ancora peggiore. Il trasporto pubblico, infatti, corre il serio rischio di finire privatizzato ed in mano al solito speculatore di turno, che non farà altro che trarre i maggiori profitti possibili da un diritto fondamentale come quello alla mobilità, che dovrebbe essere assicurato a tutte ed a tutti senza termini né condizioni di alcun genere. Ricordiamo, infatti, che i fruitori del servizio di trasporto pubblico non sono certo gli assessori o i commissari straordinari che ci hanno portato in questa situazione di precarietà; sono gli anziani, gli studenti, le classi sociali meno agiate, che, in un periodo dove possedere un’auto (con tanto di assicurazione) e poter sottostare ai vertiginosi aumenti dei prezzi del gasolio sta diventando sempre di più un privilegio per pochi, vedono nel trasporto pubblico l’unica alternativa possibile per condurre una vita dignitosa.
A pagare questa crisi dell’azienda, inoltre, saranno anche i lavoratori, che si troveranno a dover pagare con la perdita del proprio posto di lavoro (si parla di almeno 100 unità che rischiano il posto) una gestione dell’azienda che è venuta alle cronache dei quotidiani nazionali per essere l’azienda di trasporto pubblico che paga il prezzo più alto del gasolio di tutto il nostro Paese (circa il 248% al litro in più rispetto al prezzo d’ingrosso).
Noi studenti mercoledì 11 aprile saremo alle ore 9 in piazza Ferrovia a Salerno per chiedere che:
- il Consorzio di Trasporto rimanga pubblico e non venga privatizzato;
- ci venga garantito il pieno diritto all’istruzione. Sono anni, ormai, che siamo costretti a permessi speciali di entrata/uscita o addirittura a non poter raggiungere la scuola per l’inefficienza delle linee di trasporti;
- la Provincia ed i Comuni del Consorzio riparino economicamente ai danni provocati dalla cattiva gestione di tutti questi anni.
Invitiamo, inoltre, i presidi ed i docenti dei nostri istituti e licei a scendere in piazza con noi; contiamo di ricevere appoggio per la mobilitazione e che sia consentita a tutti noi studenti una partecipazione in massa al corteo.
No alla privatizzazione del servizio di trasporto pubblico! No ai mafiosi giochi di potere sulla nostra pelle, sui nostri diritti!
Collettivo Studentesco Cavese
Fonte: Il Portico
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