Ogni mattina è un terno al lotto. Per cercare di vincerlo, bisogna correre e giocare d'anticipo, altrimenti si resta a terra. Sotto accusa la corsa delle 9.15 del Cstp per l'Università di Fisciano, la più affollata. Ieri sono stati oltre una trentina i giovani che, già al capolinea di Piazza Lentini, sono stati costretti ad aspettare un'altra ora per la corsa successiva. Naturalmente, nessuna speranza per chi attende alle successive fermate: l'autobus è solo una meteora che passa e se ne va. «Protestiamo da tempo - dice Sandro Senatore, universitario - e quello che ci dà maggiormente fastidio è l'indifferenza». Un problema non da poco per chi deve seguire lezioni o dare esami. «Per essere sicuri di arrivare in tempo - aggiunge Angela Celentano - siamo costretti a dover anticipare la partenza alle 8.10, se non addirittura alle 7.05». La soluzione, disarmante nella sua logica, sembra inattuabile: raddoppiare gli automezzi che hanno una capienza di 54 posti seduti e 28 in piedi. «È una questione - accusa Antonio Iovine, Ugl Trasporti - di ottusità aziendale. Abbiamo raccolto le proteste dei ragazzi e ce ne facciamo portavoce da tempo con l'Azienda. Anche il Comune di Cava, che è il terzo per quota societaria e contribuzione, dopo la Provincia e Salerno, deve farsene carico». Diverse le soluzioni, secondo il sindacalista: «Abbiamo proposto di utilizzare il mezzo in servizio per Santa Lucia, sostituendolo con uno più piccolo, in maniera da raddoppiare la corsa, oppure prolungare fino a Cava la corsa del mezzo in partenza da Nocera Inferiore, poco utilizzato. Purtroppo, ci scontriamo sempre con la stessa risposta: manca la copertura economica».