Tu sei qui: CronacaDegrado alla Serra, grido d'allarme
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 14 maggio 2003 00:00:00
Un grido d'allarme per la frazione Serra, nel cuore del bellissimo scenario di Monte Castello. Infatti, uno degli angoli più belli della Vallata metelliana è in preda al più completo degrado. Le proteste arrivano dal Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione della Chiesa di Santa Maria a Toro. «Da tempo - sottolinea Felice D'Arco, uno dei promotori del comitato - stiamo combattendo una dura battaglia in difesa della chiesetta e dell'intera località, uno degli angoli più suggestivi della Vallata. Purtroppo, è una lotta impari ed il degrado continua a caratterizzare la zona. Troppo poco viene fatto. Da qui il nostro accorato appello: salvate l'ambiente della Pineta, salvate la storia della vostra città». La strada alberata che porta alla chiesetta di Santa Maria a Toro, vicinissima ad un'altra attrazione, una torretta per la caccia ai colombi, è una discarica a cielo aperto. Il fenomeno è ancor più grave, visto che pochi mesi orsono è stata interessata da lavori voluti dalla Provincia di Salerno. Le panchine che costeggiano la strada sono rovinate o mal situate. Senza contare, poi, i pirati della strada, che attraversano la stretta via a folle velocità, a bordo di motorini chiassosi, capaci di rompere la bellissima e silenziosa atmosfera. Una meta, quella della Serra, tra le più ambite dai cavesi, che proprio in questa località cercano un po' di refrigerio nelle calde notti estive. Refrigerio garantito dall'altitudine e dai secolari pini che dimorano in zona. Un'abitudine messa, ora, seriamente a rischio. Una situazione che amareggia ancor più se si pensa che questi posti sono stati, nel passato, musa ispiratrice di pittori e poeti, che hanno decantato lodi per questo incantevole fazzoletto di terra. «Oggi è triste - sottolinea Lucia Avigliano, storica metelliana - avere sotto gli occhi la realtà attuale e rivedere le immagini della prima metà del secolo scorso, quando la cavea per il tiro al piattello ospitava un folto pubblico e dalla pedana il tiratore mirava al piattello. Lo spettacolo di degrado è in forte contrasto con lo splendore e la fama di una volta. Certo, non possiamo dire di amare il verde, se poi questo verde lo lasciamo rovinare e lo riduciamo nello stato attuale».
Fonte: Il Portico
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