Tu sei qui: CronacaDerby violento, ecco gli arrestati
Inserito da (admin), martedì 12 aprile 2005 00:00:00
8 tifosi della Cavese arrestati con l'accusa di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Un minore denunciato. 160 ultras identificati: per molti di loro dovrebbe scattare il provvedimento di diffida dai campi. Ancora senza nome il tifoso che ha colpito al volto il poliziotto napolelano, ferito all'interno dello stadio, le cui condizioni sono per fortuna sensibilmente migliorate. Il giovane è stato immortalato nel filmato registrato dalla Polizia. E sebbene abbia il viso coperto da una sciarpa biancoblù, secondo gli agenti del Commissariato di Polizia, diretto dal vice-questore Sebastiano Coppola, ha le ore contale. Intanto, gli investigatori stanno visionando il nastro a loro disposizione per incastrare gli altri ultras coinvolti negli scontri, tra i quali ci sarebbero anche supporters della Juve Stabia. Sono questi gli ultimi sviluppi delle indagini avviate dal Commissariato di Polizia locale, in collaborazione con gli uomini della Questura di Salerno, dopo gli scontri scoppiati al termine di Cavese-Juve Stabia. Nella stessa sera di domenica gli agenti hanno tratto in arresto, con flagranza di reato, Pasquale Esposito, 26 anni (difeso dall'avvocato Enrico Farano), già diffidato (il provvedimento sarebbe scaduto tra 10 giorni), Andrea Milite, 21 anni, Antonio Di Masullo, 29 anni, Angelo D'Amico, 29 anni (assistiti dall'avvocato Roberto Lanzi), Massimo Violante, 29 anni, residente a Roccapiemonte, Luigi Siani, 28 anni (difesi dagli avvocati Marco ed Alfonso Senatore), Raffaele De Pascale, 21 anni, residente a Nocera Inferiore, Francesco Memoli, 22 anni. Denunciato a piede libero un minorenne. L'udienza di convalida dovrebbe essere fissata dal pm, dott.ssa Genovesi, per domani mattina. Secondo le prime indiscrezioni, il gruppetto di ultras sarebbe stato fermato in via Vittorio Veneto. I giovani sarebbero stati bloccati all'interno del portone di un palazzo, ove si erano nascosti. La Polizia non ha dubbi sulle loro responsabilità: i loro volti sarebbero stati identificati dagli agenti, impiegati per il servizio d'ordine. «I nostri assistiti sono incensurati - fanno sapere gli avvocati - e peraltro uno dei due giovani è anche invalido. Non hanno partecipato agli scontri nello stadio, ove sono rimasti feriti i poliziotti, ma fuori, dove con ogni probabilità cercarono di mettersi in fuga». Versione completamente opposta a quella fornita dalla Polizia. Appare ormai chiara, da parte degli investigatori, la ricostruzione di un pomeriggio di inaudita violenza, con scene di aggressioni e vandalismo che hanno fatto da cornice per l'ennesima volta ad una partita di calcio. Stando alla Polizia, da Castellammare sono giunti circa 1.500 tifosi, a bordo di 9 pullman e 200 auto private. Qualche ora prima sull'autogrill "Alfaterna", nel corso di un sopralluogo, i Carabinieri avevano sequestrato 2 molotov pronte per l'uso. I tifosi stabiesi sono entrati nello stadio senza grossi problemi. Una volta all'interno, sono iniziate le prime scaramucce. A pochi minuti dalla fine è scoppiata l'ondata di follia. I tifosi della Cavese hanno cercato di avvicinarsi alla Curva Nord. Durante una delle cariche nei Distinti, il poliziotto napoletano ha perso l'equilibrio. Una volta a terra, è stato colpito con un calcio al volto. Mentre si provvedeva a far defluire i tifosi gialloblù, che sono saliti sui pullman per il ritorno a casa, è scoppiata la guerriglia. Circa 300 gli ultrà che hanno iniziato la loro battaglia contro la Polizia ed i Carabinieri. Le vie cittadine, ed in particolare il perimetro di strada tra via Vittorio Veneto, Viale Degli Aceri e via Palumbo, si sono trasformate in un fronte di guerra. Si sono fermati in via Vittorio Veneto, dove si trova un cantiere, incautamente lasciato a disposizione dei facinorosi. E' stato qui che hanno recuperato le loro armi: pietre, cartelli della segnaletica stradale. E poi, c'è l'aspetto calcistico: oggi decide il giudice sportivo, il "Lamberti" rischia la squalifica.
Fonte: Il Portico
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