Tu sei qui: Cronaca"E mò... basta!", Amelia Infante a "Il Giardino Segreto del Marchese"
Inserito da (admin), venerdì 20 aprile 2012 00:00:00
Uno scorrere di tanti episodi, raccontati in maniera naturale, spontanea, senza fronzoli e frasi ricercate, ma con la caparbietà e la forza di volontà di chi, nonostante tutto, è attaccato alla vita. Presso l’incantevole scenario de “Il Giardino Segreto del Marchese”, sito in Corso Umberto I, n. 77, a Cava de’ Tirreni, sabato 21 aprile, alle ore 20.00, si terrà la presentazione di “E mò… basta!”, primo lavoro autobiografico di Amelia Infante.
All’appuntamento, organizzato dall’Associazione “Il Giardino Segreto del Marchese”, dall’agenzia di comunicazione integrata MTN Company e dall’Associazione culturale “Koinè”, prenderanno parte anche Alfonsina De Filippis, Presidente dell’Associazione “Frida contro la violenza di genere”, e Paolo Conte, Presidente dell’Associazione “Handiamo”. La serata sarà allietata dalla chitarra di Fabio De Rosa e dalla voce di Francesco Bruno, mentre Milva Carrozza interpreterà alcuni passi del testo.
In “E mò… basta!” Amelia Infante è donna, figlia, sorella, madre e si racconta in terza persona, quasi a voler confermare la sua identità conquistata con dolore, ma anche con la gioia ritrovata dopo anni di lunghe battaglie personali. Il libro autobiografico descrive la lunga degenza, durata ben 14 anni, a causa di una poliomielite riscontrata a soli 8 mesi di vita e che ha contribuito, da bambina prima e da adolescente poi, a “scatenare” nei suoi confronti discriminazioni, pregiudizi ed incomprensioni.
Diventata adulta, in Amelia cresce l’attaccamento alla vita, la gioia di vivere e la voglia di costruirsi una famiglia tutta sua per poter dare attenzioni ed amore al proprio uomo ed ai suoi figli. Quell’amore che, forse, non ha mai ricevuto e che le è mancato da troppi anni. La lontananza per motivi di lavoro del marito, le continue mancanze della famiglia, quel padre sempre scostante, ma amato e ritrovato, continueranno però a scandire la sua esistenza, fin quando non si imbatte in un nuovo dramma: il figlio entra nel tunnel della droga.
Senza vergogna ed incurante dei pregiudizi della gente, Amelia persegue con grinta e determinazione un calvario lungo ed estenuante. Ma ecco palesarsi un altro incubo: il male oscuro della depressione. Un male che sembra abbatterla e trascinarla verso un punto di non ritorno, ma anche in questa circostanza l’amore nutrito in maniera incondizionata verso la vita si rivela la giusta “ricetta” per superare l’ennesima difficoltà. Ed è proprio ora che Amelia vuole riprendere il volo verso una vita degna di essere vissuta con amore e gratitudine verso chi ha saputo comprendere e non limitarla.
Amelia Infante è nata a Napoli da Maria e Luigi. Attualmente abita a Pesaro con suo marito e tre figli, Roberto di 33 anni, Tonia di 30 e Ylenia di 23. Amante della natura, sensibile, solare ed altruista, è impegnata in attività sociali, in particolar modo nell’assistenza alle persone disabili. Ama stare in compagnia, lavorare a maglia, cucinare ed intrattenere i suoi ospiti a tavola. È inoltre appassionata di enigmistica. Per soddisfare la sua curiosità guarda molti documentari e programmi culturali, ma la sua vera passione è scrivere. Inventa e scrive favole, che racconta ai suoi tre nipotini e ad altri bambini, ammirandone lo stupore che arricchisce la sua fantasia.
Per info e contatti:
Associazione Koinè, C.so Mazzini 22 - 84013 Cava de’ Tirreni (Sa); e-mail: segreteria@koine.us; web: www.koine.us
Fonte: Il Portico
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