Tu sei qui: CronacaEvasione boom, convegno a Santa Maria
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 marzo 2003 00:00:00
Evasore, ma per necessità. A Cava de' Tirreni sono un migliaio gli esercizi commerciali e circa 250 le imprese, tra aziende industriali ed artigianali, col marchio di evasori. Il 40 per cento, secondo le stime degli organizzatori del convegno su "Finanziaria 2003, i condoni fiscali", non è in regola con il Fisco soprattutto per la pesante pressione fiscale che si è abbattuta sulle imprese negli anni dal 1997 al 2001. «In molti - dichiara Aldo Trezza, presidente della Confesercenti di Cava - si sono trovati nella condizione di non poter far fronte agli impegni con il Fisco, finendo col diventare, loro malgrado, evasori. Purtroppo, l'aumento vertiginoso delle tasse e la concomitante crisi economica abbattutasi su commercianti ed imprese, che ancora persiste, hanno causato molte vittime. Una più equa tassazione consentirebbe a tutti di far fronte ai propri obblighi». Per la prima volta a Cava, un'importante iniziativa mette a confronto dirigenti dell'Agenzia delle Entrate ed operatori del settore, per conoscere meglio i condoni fiscali, avere la possibilità di relazionarsi con gli esperti e sciogliere tutti i nodi relativi all'esatta interpretazione delle norme. Organizzato dalla Confesercenti, con il patrocinio del Comune di Cava, si svolgerà venerdì 21 marzo, alle ore 17, nell'auditorium di Santa Maria al Rifugio, il convegno su "Finanziaria 2003, i condoni fiscali". Presiederà l'incontro Silvia Guarino, direttore dell'Ufficio delle Entrate di Castellammare di Stabia. Interverranno Enrico Bastolla, Ernesto Ruffolo, Rossano Francione, Aurelio Vaccher e Mariano Vitolo dell'Agenzia delle Entrate di Salerno. «Il condono - dichiara Vincenzo Lamberti, commercialista e responsabile della segreteria organizzativa del convegno - è l'occasione di mettersi in regola definitivamente con il Fisco, per gli anni dal 1997 al 2001. Il 16 aprile è la data entro la quale fare richiesta, ma potrebbe slittare in avanti per i ritardi causati dagli aggiornamenti che il Ministero delle Finanze ha diramato di continuo. La possibilità è ghiotta, perché, effettuando un condono cosiddetto tombale per gli anni interessati, versando la somma di 500 euro per anno, si sanano definitivamente, ai fini delle imposte dirette ed indirette, tutte le posizioni fiscali, anche per chi non è soggetto evasore, ma vuole mettersi al riparo da eventuali controlli e verifiche. Chi, però, ha in corso liti pendenti o processi verbali aperti deve prima regolarizzare la propria posizione relativa ai maggiori ricavi accertati senza aggravi di interessi e soprattasse e poi servirsi del condono».
Fonte: Il Portico
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