Ancora una volta, e per fortuna, il buon senso ha avuto la meglio: è il caso di una famiglia cavese che si è vista recapitare a casa un'ingente bolletta telefonica, del tutto inaspettata. La cifra era di quelle da capogiro, tant’è che prontamente è scattato il ricorso nei confronti del gestore telefonico.

Alla difesa dei contribuenti l’Unione Nazionale Consumatori, che per merito dell’avv. Luciano D’Amato ha assicurato il rientro dell’indebita cifra. Il rimborso dei 499,19 euro più IVA, cifra raggiunta per mezzo di un errore riconosciuto dallo stesso gestore telefonico, è stato, infatti, programmato con uno sconto sulla bolletta relativa al quarto bimestre dell’anno corrente.

L’avv. Luciano D’Amato, presidente della sezione provinciale dell’Associazione, non ha mancato di cogliere l’occasione per rivolgere utili consigli ai contribuenti, sollecitandoli a porre estrema attenzione anche ai minimi dettagli contenuti all’interno delle bollette. L’episodio descritto, infatti, rappresenta solo una delle tante “sviste” che sempre più spesso colpiscono diversi nuclei familiari.

Si ricordi a tal proposito il caso di contribuenti che avevano ricevuto la cartella esattoriale con la richiesta di pagamento nonostante le loro abitazioni non fossero incluse nell’area di competenza del Consorzio di Bonifica, o l’episodio che vide come protagonisti cittadini metelliani che, pur non avendo alcuna proprietà, furono raggiunti da esose richieste di pagamento.