Tu sei qui: CronacaFrana Ravello-Chiunzi, domani vertice in Regione
Inserito da (redazionelda), lunedì 12 ottobre 2015 19:24:26
La penosa situazione in cui versa la strada provinciale 1 Ravello-Chiunzi in seguito alla colata di detriti di sabato scorso sarà al centro del vertice convocato in Regione Campania per domani, martedì 13 ottobre alle 18. Il dirigente Serena Angioli, esperta di programmazione, concertazione, attuazione politica regionale europea di coesione economica e sociale, di cooperazione territoriale europea e di approccio integrato allo sviluppo urbano e regionale ha riunito il presidente della Comunità Montana "Monti Lattari" Luigi Mansi, l'unico ad avviare un iter burocratico avviato dalla precedente giunta Caldoro che dovrà portare alla messa in sicurezza dei valloni sovrastanti l'arteria in questione, sulla carta chiusa oramai da tre anni.
Con Mansi, sindaco di Scala, anche i sindaci di Ravello e Tramonti, l'ingegner Domenico Ranesi, responsabile viabilità per la Provincia di Salerno e i tecnici della Comunità Montana.
Circa un mese fa Mansi aveva trasmesso una nota al governatore della Campania, Vincenzo De Luca attraverso cui sollecitava gli uffici alla prosecuzione dell'iter progettuale già redatto.
Con deliberazione numero 313 nella seduta del 21 maggio 2015 - a dieci giorni dalle elezioni reginali -, la Giunta Regionale aveva approvato lo schema di intesa tra la Regione Campania e la Comunità Montana Monti Lattari per la realizzazione del "Progetto sperimentale finalizzato agli interventi urgenti di apertura del transito in modo controllato lungo la SP1 e alla progettazione delle azioni di messa insicurezza dei valloni in frana" da 5,2 milioni di euro per la messa in sicurezza delle montagne.
Nello specifico, oltre alla bonifica sono previsti interventi strutturali con l'apposizione di reti frangi colata, prevista un'articolata sistemazione del fronte di frana e l'installazione di nuove essenze arboree al posto di quelle esistenti.
L'approvazione dello schema d'intesa era giunto in seguito alle innumerevoli insistenze amministrative del Presidente della Comunità Montana Monti Lattari, Luigi Mansi, avanzate al presidente Stefano Caldoro - all'indomani della fatica progettuale di cui l'Ente montano si era sobbarcato i primi oneri finanziari e tecnico-amministrativi - attraverso cui ha fatto richiesta di un finanziamento regionale.
Fonte: Il Vescovado
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