Tu sei qui: CronacaFurti auto nel salernitano, pezzi venivano venduti online. Caso anche a Tramonti
Inserito da (redazionelda), martedì 17 luglio 2018 07:25:29
Rubavano autovetture nel Salernitano e rivendevano i pezzi anche attraverso inserzioni su noti siti web. È quanto scoperto dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia che hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di sette persone (l'ottava è attualmente ricercata), accusate di furto aggravato e continuato. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dal procuratore Corrado Lembo, dal procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale, dal comandante del reparto operativo del comando provinciale di Salerno, Enrico Calandro e dal comandante della compagnia di Battipaglia, Erich Fasolino. Le indagini hanno consentito d'individuare due distinti gruppi criminali, provenienti l'uno dall'Agro Nocerino Sarnese (Pagani, Angri, Sant'Egidio del Monte Albino, Scafati e in un caso anche a Tramonti) e l'altro da Napoli e Casalnuovo che, in trasferta, consumavano numerosi furti di autovetture e anche qualche furto in abitazione nella Piana del Sele.
Gli indagati, tra il settembre del 2016 e il gennaio dell'anno successivo, si sarebbero resi responsabili di 19 furti di auto, asportate nei comuni di Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Salerno e in un caso a Tramonti. Le forze dell'ordine hanno analizzato i sistemi di videosorveglianza, soffermandosi soprattutto su quelli della rete autostradale. Le immagini hanno permesso di ricostruire il percorso effettuato dai veicoli rubati e dalle auto «staffetta» che li precedevano o li seguivano. La successiva acquisizione del traffico telefonico delle zone interessate dai furti e del tragitto percorso dalle auto, confrontato con i primi dati, ha consentito di risalire alle utenze telefoniche utilizzate dagli indagati. I componenti delle bande, in alcuni casi, noleggiavano autovetture per raggiungere le località dove avevano localizzato l'auto da asportare. I veicoli rubati, a seconda del gruppo che operava, venivano portati nel quartiere di Secondigliano (Napoli) oppure a Scafati (Salerno), dove venivano smontati e i pezzi rivenduti attraverso commercianti di ricambi per auto; in alcuni casi le vendite avvenivano anche attraverso inserzioni online su noti siti web.
Fonte: Il Vescovado
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