Ha taciuto per un giorno intero, poi martedì sera si è presentata al Commissariato di Polizia ed ha raccontato di essere stata violentata. Due giovani con il volto coperto da un passamontagna l'avrebbero bloccata in via Filangieri: nell'isolata traversa che separa il ristorante Vesuvio e l'ex Istituto Magistrale avrebbero abusato di lei, minacciandola con un coltello. La ragazza di 24 anni, originaria di Nocera Inferiore, ma residente da anni a Cava de'Tirreni, avrebbe fornito una deposizione solo frammentaria di quanto accaduto lunedì sera. Nessun testimone, nessun indizio, qualche contraddizione, frutto forse del suo stato di choc, quanto basta per spingere gli uomini del Commissariato, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola, ad intensificare le indagini per venire a capo di un episodio che resta ancora avvolto nel mistero.

Secondo quanto riferito dalla giovane donna, erano da poco trascorse le 23.15 di lunedì sera. A quell'ora il centro e le strade limitrofe, come appunto via Filangieri, erano affollate a causa dei festeggiamenti in corso in onore della patrona Santa Maria dell'Olmo. La 24enne doveva raggiungere il suo fidanzato, titolare di un'agenzia di pubblicità proprio in via Filangieri. Ma pochi metri prima del luogo dell'appuntamento avrebbe incontrato i suoi presunti aggressori. I due, a bordo di un motorino, la pedinano. All'altezza della piccola traversa che separa il ristorante Vesuvio dall'Istituto Linguistico Magistrale la bloccano. «Avevano un passamontagna, non li ho visti in volto - ha raccontato la ragazza alla Polizia - Uno dei due ha estratto un coltello, mi ha minacciato e, infine, entrambi con la forza hanno abusato di me».

Gli investigatori le hanno chiesto di fare uno sforzo, di cercare di ricordare anche quei minimi particolari che potrebbero servire ad identificare i suoi presunti violentatori. La donna, però, cade in contraddizione, non riesce a fornire alcun elemento utile alla Polizia. Lei stessa ammette di non essersi recata in ospedale subito dopo il brutale episodio. E confessa che i due aggressori - sembra, però, che solo uno l'avrebbe stuprata - avrebbero usato il preservativo. Un modo, secondo la giovane, per non farsi incastrare. Restano i tanti interrogativi su come la giovane si sarebbe ripresa dalla violenza e se quella stessa sera avrebbe incontrato il suo fidanzato. Ed ancora, sulla mancanza di testimoni: perché nessuno ha visto o ha udito le urla della ragazza, o peggio, perché nessuno è intervenuto?

Anche ieri mattina, alla notizia di una denuncia per violenza sessuale, i residente del rione di via Filangieri sembrano cadere dalle nuvole. «Non sappiamo niente - dicono alcuni giovani fermi ad un bar - Abbiamo saputo dell'arresto domenica al Corso di quel ragazzo, poi basta». Intanto, dalla Polizia arriva l'invito a non creare allarmismo, visto il precedente di domenica 3 settembre nella villa comunale di viale Crispi. Al momento, si procede con grande cautela. Da parte delle Forze dell'Ordine c'è reticenza anche sulla stessa natura dell'episodio denunciato dalla giovane. «Abbiamo raccolto una denuncia da parte di una giovane - si limitano a dire dalla Questura - che ha raccontato di essere stata violentata. Per ora non abbiamo elementi a disposizione». Secondo le prime indiscrezioni, la ricostruzione fornita dalla ragazza non avrebbe convinto gli investigatori. La mancanza di testimoni e di prove spingerebbe la Polizia ad ulteriori accertamenti e riscontri incrociati. Non è escluso che nelle prossime ore la ragazza venga riascoltata dagli inquirenti.