Tu sei qui: CronacaGli obiettivi di ‘Polis'
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 30 maggio 2003 00:00:00
Continua, feconda, la campagna di adesione a "Polis", la neonata associazione che mira al rilancio della città di Cava de' Tirreni. Per conoscere meglio gli obiettivi di "Polis", abbiamo interpellato il coordinatore Enzo Gallo, ex assessore Dc negli anni '80, quelli della Cavese in B, dell'emergenza terremoto e della rinascita della città. Una presenza forte, che, dopo anni di silenzio attento, ritorna in prima linea per compiere "un ultimo atto d'amore per Cava". Dott. Gallo, perché è nata "Polis"? «L'idea di costituire un'associazione viene da lontano. Credo effettivamente nella trasversalità che "Polis" vuole realizzare dal punto di vista politico. Dalla mia esperienza personale, pur inquadrata in un partito, posso affermare di non aver mai precluso nessuna iniziativa positiva che è giunta da qualsiasi parte politica. Ed è questa la linea dell'associazione». Qual è la vera forza di "Polis"? «I giovani. Questa è una città che sta andando allo sfascio, ma in essa esiste una gran parte di giovani di ottima qualità, troppo poco ascoltati. Giovani seri, che non hanno un punto di riferimento, preparati e pronti ad ascoltare chi li ascolta. L'input per costruire "Polis" viene proprio da loro». Che cos'è, dunque, "Polis"? «E' un'associazione socio-politica nata per formare e difendere i giovani. Lo statuto dell'associazione è molto rigido, per salvaguardare la trasversalità. Sia le adesioni che i giovani sono numerosissimi: avremo modo di presentarli tutti in una prossima conferenza stampa. Una trasversalità che può sembrare difficile da realizzare, ma che, in realtà, è molto facile se si pensa al bene di Cava». Illustriamo gli obiettivi della neonata associazione: «Abbiamo un progetto suddiviso in tre punti fondamentali. Primo: adoro questa città e la ringrazio per quanto mi ha dato negli anni. Credo fortemente nei cavesi e nella cavesità. La cavesità rappresenta sia la cultura metelliana che quel valore aggiunto che deve essere dato dal ritorno dei cavesi nei ruoli istituzionali, perché solo il cittadino cavese può gestire le sorti ed il futuro della città. Per fare ciò, dobbiamo rendere possibile il ritorno in città dei tanti cavesi che sono dovuti emigrare nei centri limitrofi. E proprio da questi sono giunte numerose adesioni al nostro progetto. Secondo punto: Cava non ha una sua identità. Non amo polemizzare, ma l'attuale Amministrazione comunale manca totalmente di progettualità. Avevo creduto in Messina, riconoscendogli ampie professionalità, ma, purtroppo, devo constatare il fatto che il sindaco è vittima di se stesso. Cava ha bisogno di una sua identità. Dobbiamo capire se siamo una città turistica, agricola o industriale. Dall'identità, poi, si può passare alla programmazione, per creare attività che possano portare indotto e benessere in città. Gli imprenditori della Vallata ora non hanno nessun appoggio e sono costretti al fallimento o alla migrazione verso i centri vicini, che accolgono, sapendo di fare bene, le industrie cavesi. Terzo punto: ristrutturare la macchina comunale. In tal senso, devo fare una critica all'attuale Amministrazione, che ha ridistrutto l'apparato municipale. A tal proposito, voglio spendere qualche parola a difesa dei dipendenti comunali. Ho avuto l'onore ed il piacere di amministrare a Cava, conosco personalmente tutti i dipendenti del Comune e devo dare atto della loro grande professionalità. Cava aveva una macchina amministrativa invidiata da tutti. Oggi, però, i dipendenti sono frustrati e ciò mi meraviglia, proprio perché Messina è stato uno di loro, forse tra i più validi. Chi meglio di lui doveva recepire le loro istanze? Ma ciò non è accaduto e si avverte il loro malcontento. Questo è dovuto anche alla configurazione di spreco, con burocrati e superburocrati strapagati e non cavesi. Tutto ciò porta inevitabilmente ad una crisi di individuazione delle competenze. Ai dipendenti va, dunque, tutta la mia solidarietà. Detto ciò, "Polis" ha intenzione di creare e coordinare delle commissioni di studio specializzate, per poter proporre all'attenzione dei cittadini un progetto concreto, ma soprattutto realizzabile, per il bene di Cava».
Fonte: Il Portico
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