Tu sei qui: CronacaIl Collettivo Studentesco Cavese contro le Invalsi, appello a genitori e docenti
Inserito da (admin), venerdì 11 maggio 2012 00:00:00
Il test Invalsi è un quiz a crocette che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al secondo anno della scuola secondaria di primo grado. Il test è formato da tre prove:
- Prova di Italiano
- Prova di Matematica
- Questionario, che consiste in una serie di domande rivolte a chi svolge il test, riguardo il lavoro e le abitudini della famiglia.
Questi quiz sono apparentemente innocui, ma dietro di essi ci sono dei progetti ben chiari. Vogliono aumentare il divario tra Scuole di Serie A e di Serie B, perché solo le Scuole di Serie A, svolgendo i quiz con determinate modalità, vengono finanziate, mentre le Scuole di Serie B vengono dimenticate e lasciate a se stesse. Vogliono una scuola succube del sistema produttivo, che formi forza-lavoro precaria, flessibile, fortemente riconvertibile, poco qualificata e quindi senza troppe pretese.
Ovviamente quello che interessa al sistema Invalsi è abituare le scuole alla diffusione dei test, abituarle al sistema del nozionismo, imponendolo in modo illegittimo ed anche illegale, perché si violano disposizioni contrattuali esistenti, perché si somministra il personale docente ad altro Ente, ad altro datore di lavoro, al sistema Invalsi.
Alcuni professori, poi, interrompono l’attività didattica imponendo agli studenti di esercitarsi esattamente come se dovessero svolgere un quiz per la patente. In questo modo vengono bloccate le normali lezioni del secondo quadrimestre, che non saranno mai recuperate.
Il sistema Invalsi, inoltre, nega la possibilità di una valutazione che tenga conto delle diverse condizioni ed intelligenze di ciascun alunno. Infatti, per gli alunni diversamente abili o con disturbi di apprendimento è previsto l’allontanamento dalla classe durante le prove. La valutazione non tiene conto nemmeno della crescita personale di un alunno, non vengono considerati i punti di partenza e quelli di arrivo e le proprie capacità di analisi. Questo sistema crea anche delle vere competizioni tra alunni.
Infine, il questionario viola i diritti della privacy. È una vera e propria schedatura a cui lo studente è sottoposto e cui non può sfuggire. Inoltre, i fascicoli di quiz sono accompagnati da un numero codice di riconoscimento. Questo ci fa dedurre che le Invalsi non hanno nulla di anonimo.
Invitiamo docenti, studenti e genitori a partecipare all’assemblea studentesca che si terrà all’ex Onpi domenica 13 maggio per discutere della “Scuola quiz”. È un sistema che non funziona. Per maggiori diritti alla scuola pubblica boicotta le Invalsi!
Collettivo Studentesco Cavese
Fonte: Il Portico
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