Tu sei qui: CronacaIl giapponese Hidenobu Jinnai è il Magister di Civiltà Amalfitana, stasera Peppino di Capri chiude il Capodanno Bizantino
Inserito da (Maria Abate), lunedì 2 settembre 2019 18:28:53
Si è tenuto tra lo stupore di turisti e visitatori il Corteo Storico del Capodanno Bizantino, organizzato dal Comune di Amalfi, in collaborazione con il Comune di Atrani e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, e giunto quest'anno alla XIX edizione.
Ogni anno Amalfi ricorda quell'importante pagina di storia che proprio il 1° settembre, giorno nel quale entravano in carica i comites, cioè i capi della repubblica marinara nella sua fase aristocratica, vedeva l'inizio dell'anno fiscale e giuridico nei territori dell'impero d'Oriente. Una prassi in voga dall'839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo, per poi essere ripresa con l'istituto dell'elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d'Amalfi nel 1266, in epoca angioina, e proseguire fino ai Borbone.
Cuore dell'evento, l'imponente Corteo Storico, ancor più ricco di quello ammirato sfilare in occasione della Regata, che ha accompagnato il Magister lungo il percorso che da Amalfi porta al sagrato della Cappella San Salvatore de' Birecto di Atrani, dove ha avuto luogo la cerimonia di investitura alla presenza dell'Arcivescovo Orazio Soricelli.
Quest'anno la commissione del "Premio Magister Civitatis Amalfie", composta dal sindaco di Amalfi Daniele Milano, dall'assessore alla cultura di Amalfi Enza Cobalto, dal sindaco di Atrani Luciano de Rosa Laderchi, dall'assessore alla cultura di Atrani Michele Siravo, dalla Presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Ermelinda Di Lieto e dagli storici Giuseppe Gargano e Giovanni Camelia, ha designato all'unanimità Magister Civitatis Amalfie Hidenobu Jinnai, professore emerito di Architettura presso l'Università Hosei di Tokyo, con la seguente motivazione: "Con metodologie fortemente innovative di analisi interculturale degli aggregati urbani nelle loro marcate analogie con quelle delle città d'acqua bizantine, islamiche e nipponiche, ha indagato le dinamiche e le stratificazioni spaziali degli insediamenti amalfitani posti, per le connotazioni antropologiche e l'autenticità del vivere e dell'abitare, a modello di paesaggio mediterraneo e di integrazione ambientale da preservare e rivitalizzare quale Patrimonio intangibile dell'umanità".
Subito dopo, gli oltre cento figuranti in costume, raccolti in una composta e regale atmosfera festosa intorno agli sposi, interpretati da Davide Mansi e Michela Narciso, hanno condotto il Magister sulla suggestiva scalinata della Cattedrale di S. Andrea ad Amalfi per la presentazione ufficiale alla cittadinanza. Quindi l'applaudito spettacolo di fuoco della "Compagnia Lumen Invoco".
Ma non è finita qui. Stasera, in Piazza Duomo (ore 21,30) il gran finale della manifestazione con Peppino Di Capri. Il grande chansonnier che ha compiuto 80 anni lo scorso 27 luglio animerà una delle più suggestive piazze italiane con il meglio della sua produzione musicale accompagnato dall'inseparabile pianoforte a coda.
Il titolo di Magister di Civiltà Amalfitana viene assegnato ogni anno a una personalità, amalfitana d'origine o di adozione, che si è distinta per particolari meriti in un settore della civiltà amalfitana medievale, dall'imprenditoria alla politica, dalla scienza alla marineria, che trovano un punto di fusione nell'invenzione della bussola, dall'arte alla religione, dal diritto alla solidarietà e diplomazia. Campi in cui la grandezza di Amalfi ha fatto scuola.
Hidenobu Jinnai tra la fine degli anni '90 e i primi anni del nuovo millennio è entrato quasi in ogni casa della città di Amalfi. Ne ha studiato la storia, ha parlato con gli abitanti, raccogliendo tracce arabe, normanne, romane, l'impronta delle vestigia dell'Antica Repubblica Marinara. Ha studiato i rapporti tra gli interni e gli esterni andandone ad indagare le motivazioni culturali, e molto altro ancora. Colmando così un grande vuoto storico, quello della conoscenza capillare dell'assetto di Amalfi al di fuori dei monumenti più importanti, pubblicando poi una serie di studi, tra i quali un testo di successo che si libra tra architettura e antropologia. Opera nella quale tra l'altro si parla di come Amalfi sia diventata l'affascinante urbe che tutto il mondo oggi conosce, sotto una serie di spinte nate dal tessuto sociale e dalla vita contingente della città nelle diverse epoche, incluse anche le attuali pressioni prodotte dal settore turistico. "Amalfi. Caratteri dell'edilizia residenziale nel contesto urbanistico dei centri marittimi mediterranei" è stato edito in Giappone nel 2005 e pubblicato in Italia nel 2011 a doppia firma con la docente della Seconda Università di Napoli Maria Russo, a cura del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.
Fonte: Amalfi News
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