Tu sei qui: CronacaLa burocrazia che nega il diritto di voto
Inserito da (Admin), sabato 11 giugno 2022 15:46:58
Lo sfogo di una cittadina positanese, da qualche tempo residente nella operosa Milano. Spesso ci lamentiamo di ciò che accade al Sud ma la verità è che le "sovrastrutture burocratiche", come le ha definite il nostro concittadino sui social, danneggiano tutto il paese.
Ecco il post integrale della dottoressa Valeria Rianna:
"Ebbene, la burocrazia - principale male del nostro paese, che si definisce civile - nega persino l'esercizio del diritto di voto.
Ho fatto richiesta di residenza a Milano in data 6 aprile in seguito all'acquisto di una prima casa, conscia, tra l'altro, del fatto che il 12 giugno non sarei potuta tornare a 800km da qui per votare.
Il comune di Milano ha accettato tale richiesta (in seguito a diversi solleciti e a una PEC in cui facevo presente che vi fossero le elezioni) solo in data 30 maggio 2022 comunicando al comune di Positano la mia cancellazione anagrafica in data 1 giugno 2022.
Peccato che fosse ormai spirato il termine per la mia cancellazione dalle liste elettorali.
Chiamato il centralino del comune di Milano, che mi aveva garantito la possibilità di votare in quanto residente a Milano, oggi mi sono recata all'ufficio anagrafe il quale mi ha comunicato che sebbene io risulti residente, la pratica non è chiusa per "tempi tecnici" (qualsiasi cosa questa locuzione voglia dire) pari a 45 giorni consigliandomi, nel caso, di contattare l'ufficio elettorale di via Messina.
L'ufficio elettorale di via Messina mi ha invece consigliato di tornare a Positano a votare (tanto ci sono anche gli sconti, cit.) ignorando l'assurdità di tutta la vicenda, e rappresentandomi che volendo votare qui avrei solo dovuto contattare (IO!) l'ufficio elettorale del comune di Positano chiedendo se io fossi stata cancellata.
(Poco) bene. Contattato il comune di Positano e viene fuori che io sono ancora iscritta nelle liste di quel comune in quanto Milano ha inviato i dati della mia richiesta solo il 1 giugno (quasi due mesi dopo la mia richiesta!!!).
Ed eccoci qui. Per sovrastrutture burocratiche che non hanno nulla di materiale e con zero empatia da parte dei dipendenti pubblici mi viene negato - di fatto - l'esercizio di voto.
Se questo sia o meno un paese civile lascio a voi decidere."
Fonte: Positano Notizie
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