Tu sei qui: Cronaca"La Pergamena Bianca" al Maschio Angioino
Inserito da Lello Pisapia (admin), martedì 6 settembre 2005 00:00:00
Il Maschio Angioino la certezza del presente. La Spagna la speranza del futuro. La storia, le tradizioni ed il folklore metelliani varcano i confini cittadini. Probabilmente, addirittura quelli nazionali. Merito di Felice Abate, presidente degli Sbandieratori "Città de la Cava", promotori della rappresentazione storico-teatrale "La Pergamena Bianca - Una storia tra realtà e fantasia", in scena venerdì 9 settembre (ore 21) al Maschio Angioino di Napoli.
Uno dei monumenti più belli del Mediterraneo location d'eccezione per la rievocazione storica della battaglia di Sarno tra Angioini ed Aragonesi. L'eroico intervento di 500 militi cavesi in soccorso di re Ferdinando I d'Aragona, quasi sovrastato dagli avversari. La consegna di una pergamena in bianco da parte del sovrano spagnolo per esaudire ogni richiesta del popolo cavese. Pergamena mai compilata e tuttora conservata intatta a Palazzo di Città. Fatti noti, questi. La novità è l'"esportazione" della storia metelliana in un contesto ed in una città di prestigio mondiale.
Una manifestazione patrocinata da Regione Campania, Comune di Napoli, Ept di Napoli e di Salerno, Provincia di Salerno, Comune di Cava de'Tirreni, Azienda di Soggiorno di Napoli e di Cava. Un elenco prestigioso, già sufficiente per sottolineare lo spessore dell'evento. Ma non è tutto. Alla rappresentazione assisteranno, oltre che varie autorità politiche e civili, anche alcuni esponenti della Deputation de Castellόn (Spagna) e due giornalisti del quotidiano spagnolo "El Mundo", che ha già dedicato ampio spazio all'argomento. A riprova del grande interesse iberico per una pagina di storia scritta con eroismo dai cavesi, che si spera di poter quanto prima presentare proprio in terra spagnola.
Con la regia di Andrea Carraro e le scene di Michele Paolillo, protagonista dello spettacolo sarà la "Compagnia del Giullare" di Salerno, supportata dalla Compagnia "Le Macchie Lunari" nell'interpretazione del popolo, dagli Sbandieratori "Città de la Cava" e dagli "Archibugieri SS. Sacramento" nel ruolo rispettivamente di alfieri ed armati della battaglia. Figura centrale della rappresentazione Onofrio Scannapieco, sindaco metelliano dell'epoca, che ricevette la pergamena dalle mani di re Ferrante. Ad interpretarlo il valente attore napoletano Piero Pepe. Uno spettacolo che sarà "fruibile" in diretta anche all'esterno del Maschio Angioino, grazie ad un maxi-schermo che nell'arco della giornata proporrà senza soluzioni di continuità immagini e filmati della "Disfida dei Trombonieri". Ed ancora, al termine della rappresentazione una degustazione di piatti tipici della cucina cavese, accompagnati da vino rosso locale, il tutto servito in un vasellame di ceramica vietrese che resterà agli ospiti in ricordo della serata.
Che sia l'auspicata svolta per la storia ed il folklore metelliani, da sempre alla ricerca di una valorizzazione transcittadina? I presupposti ci sono tutti. Lo ha confermato anche la conferenza stampa di presentazione dell'evento. Presenti il presidente Felice Abate, il regista Andrea Carraro, l'attore Piero Pepe, il presidente dell'Azienda di Soggiorno di Napoli, Aldo D'Elia, e l'amministratore dell'Azienda di Soggiorno metelliana, Umberto Petrosino. A fare gli onori di casa, in rappresentanza del sindaco Rosa Russo Iervolino, l'assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Rachele Furfaro, che si è dichiarata letteralmente "rapita" dal fascino di questa pagina di storia tutta made in Cava. E le numerose troupe televisive ed i tanti giornalisti intervenuti hanno vieppiù suggellato l'importanza dell'evento.
E' probabilmente il primo, importante passo verso una crescita attesa da troppo tempo. Potrebbe essere solo il prologo del progetto ad ampio respiro "Cava Grandi Eventi", cui sta lavorando alacremente Mario Galdi, direttore dell'AAST metelliana. I principali eventi cittadini di carattere storico-folkloristico riuniti in una suggestiva "Settimana Medievale", alla cui ambientazione collaborerebbero le varie componenti della società civile cavese, dai commercianti ai ristoratori, con il doveroso apporto anche dell'Amministrazione comunale. Un "prodotto" di grande rilevanza turistico-culturale, pronto a raccogliere e vincere la sfida della globalizzazione. Ma adesso appuntamento al Maschio Angioino. Nella speranza che sia solo uno stuzzicante antipasto.
Fonte: Il Portico
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