Tu sei qui: Cronaca"La Rosa di Gerico" presenta "Le Brigantesse"
Inserito da (admin), giovedì 27 gennaio 2011 00:00:00
Mercoledì 2 febbraio, alle ore 18.30, presso il Club Universitario Cavese, sito in Viale Crispi a Cava de’ Tirreni, si svolgerà la presentazione del libro “Le Brigantesse - Quell’“amara” Unità d’Italia”, scritto dalla storica, scrittrice e musicista Dora Liguori.
In esame “fatti e misfatti di un’azione politica e militare poco conosciuta, anzi mistificata, che rese possibile ai Savoia la conquista del meridione d’Italia”.
La stessa autrice, Dora Liguori, interverrà alla presentazione, organizzata dall’Associazione cavese “La Rosa di Gerico” in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia.
Ecco uno stralcio del commento fatto in merito da Rocco Biondi, Presidente dell’Associazione storico-culturale “Settimana dei Briganti - l’altra storia”:
«Le storie che si leggono nel libro di Dora Liguori sono le stesse che abbiamo letto sui libri di storia a scuola, ma il punto di osservazione è totalmente diverso. Talvolta vengono usati ironia e sarcasmo. Vengono presentati gli avvenimenti, storici e sociali, accaduti in Italia nei primi 70 anni del XIX secolo, con particolare riguardo al decennio 1860-1870. Sono gli anni del cosiddetto “Risorgimento”, quando si fece l’“amara unità d’Italia”. Unità che si è rivelata per il Meridione come la più immane delle tragedie.
Sui fatti accaduti in quel periodo continua ancora a permanere il segreto di Stato. Una massa di documenti, circa 150mila, dopo 150 anni da quella Unità, sono ancora segretati. La verità continua ad essere occultata. Per glorificare quella che fu spacciata come una liberazione, i vincitori Savoia assoldarono scrittori dell’epoca, che fecero diventare inoppugnabile verità storica quello che era frutto di una spregiudicata fantasia. Nella realtà si trattò di una nuda e cruda conquista territoriale del Regno delle Due Sicilie.
E’ solo una bella favola quello che è stato raccontato circa il processo idealistico che portò all’Unità d’Italia. La conquista del Sud invece fu soprattutto un intrigo, legato ad interessi internazionali, che deciso all’estero si giocò in Italia con il sangue dei meridionali. Per giustificare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte sabaudo fu costruito un castello di menzogne, favoleggiando di un Sud pezzente e sottosviluppato in attesa del salvifico intervento del re piemontese.
L’invenzione di eventi, uno più falso dell'altro, continua a rappresentare un’offesa alla verità. Ma, cosa che è ancora più grave, si è scientificamente voluto annullare nei meridionali anche la memoria delle vere drammatiche vicende che portarono alla distruzione del Sud. Dora Liguori col suo libro si prefigge di ricostruire, senza pregiudizi, una stagione storica che fu tragica per tutti gli italiani».
Fonte: Il Portico
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