Tu sei qui: Cronaca"Le case vanno assegnate secondo la legge"
Inserito da Michele Lanzetta (admin), venerdì 4 febbraio 2011 00:00:00
Vicenda case, pugno duro di “Città Nuova”. L’ex sindaco di Cava de’ Tirreni, Luigi Gravagnuolo, fa la voce grossa, garantendo pieno e totale sostegno alla “lotta” portata avanti dal Comitato Casa e dal S.U.N.I.A. in merito alle recenti assegnazioni degli alloggi sostitutivi dei prefabbricati.
«Nel prossimo Consiglio comunale mi farò portavoce delle esigenze di quanti da anni sono in attesa di un tetto e che oggi, in maniera molto confusionale, sono ancora allo sbando»: queste le prime parole dell’esponente consiliare di minoranza stamani, a Palazzo di Città, durante la conferenza stampa tenuta ad hoc, alla quale hanno preso parte anche Liborio De Simone, segretario provinciale del S.U.N.I.A., e Mariagrazia Ferraiuoli, presidente del Comitato Casa.
«In relazione alle recenti assegnazioni - ha continuato Gravagnuolo - sono apparse notevoli difformità, pertanto richiediamo che vengano tutte verificate e rifatte alla luce del nuovo regolamento».
A discorrere delle difformità al regolamento delle assegnazioni è stato poi il segretario provinciale del S.U.N.I.A., Liborio De Simone: «L’Amministrazione Galdi, nell’assegnazione delle abitazioni, non ha per nulla tenuto conto della legge regionale di riferimento, la n. 18 del 1997, ma ha agito in maniera del tutto illegittima, dando precedenza a chi in realtà non ne aveva diritto».
Nel dettaglio, secondo la legge regionale 18/97, l’attribuzione delle case dovrebbe avvenire tramite una graduatoria definitiva promossa dalla Commissione provinciale, che, stando alle parole di De Simone, sarebbe pronta tra 10 giorni. «Ma l’aspetto ancor più sconcertante - ha aggiunto il sindacalista - è che tra i beneficiari delle case previsti dal Comune compaiono persone che in realtà sono escluse dalla graduatoria provinciale, in quanto eccedenti il livello di reddito consentito per l’ammissione. In poche parole, è stato fatto un vero e proprio abuso di potere».
«La nostra intenzione - ha concluso Liborio De Simone - è quella di ristabilire il principio della legalità. Deve essere, dunque, fatta valere la legge e non bisogna concedere ai regolamenti consiliari di stravolgerla. La nostra non è una battaglia contro chi ha già ricevuto le chiavi, ma contro l’operato illegittimo dell’Amministrazione. Pertanto il S.U.N.I.A. si dichiara disponibile a supportare legalmente il Comitato Casa, qualora fosse necessario, affinché le case vengano assegnate a chi previsto dalla legge».
Notevole perplessità circa lo stato dei fatti è stata espressa anche dal presidente del Comitato Casa, Mariagrazia Ferraiuoli, che ha parlato delle difficoltà del popolo dei prefabbricati a rapportarsi con il governo locale: «L’Osservatorio Casa è un organo consultivo, ma ad oggi non è stato proprio preso in considerazione. Stiamo, infatti, assistendo a decisioni frettolose, come quella di liberare zone non previste inizialmente, che non fanno altro che generare confusione, disguidi ed astio tra noi cittadini interessati».
Fonte: Il Portico
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