Tu sei qui: CronacaLe quotidiane furberie dei "non invalidi"
Inserito da (admin), venerdì 21 ottobre 2011 00:00:00
È indubbio che quando si può risparmiare, dobbiamo sentire il dovere di farlo, soprattutto di questi tempi in cui la congiuntura mondiale ci attanaglia sempre di più. Tale dovere, però, non deve farci discostare dall’etica personale, poiché pensare di fare i furbi sotto gli occhi di tutti e ritenere di non essere osservati, sebbene non giudicati, dai propri concittadini, oltre che dalle Autorità costituite, quali le Forze di Polizia, identificabile nel caso che stiamo per enunciare nel secolare Corpo di Polizia Locale di Via Ido Longo, non ci onora, poiché non saremo mai d’esempio agli altri, specialmente se siamo parte attiva della “società civile”.
Risparmiare risorse finanziarie, come dicevamo in premessa, è divenuta ormai una necessità, come ridurre i costi del carburante per raggiungere il quotidiano posto di lavoro, usufruendo del “passaggio” che ci offre un collega a bordo della sua autovettura, come parcheggiare la nostra auto dalla mattina al primo pomeriggio di tutti i giorni feriali, eccetto quel giorno che utilizziamo la nostra autovettura (per rendere la cortesia ricevuta), nelle aree di sosta delimitate dalle fasce bianche, ove vige il diritto di sosta gratuita per soli 60 minuti, adagiando sul cruscotto della propria autovettura, pur non avendone titolo, quindi illegittimamente, un permesso di colore arancione, specifico per la sosta gratuita delle auto condotte o nell’asservimento ai diversamente abili, è qualcosa di censurabile verso qualsiasi persona che, grazie a Dio, deambula, anzi che deambula benissimo e che non è affetta da altre gravi patologie, anche non palesi!
Non vorremmo omettere di segnalare, come quotidianamente rilevato dai frequentatori del posto, che il permesso per diversamente abile, che espone chi non ha titolo all’interno della propria autovettura, le viene “passato”, sebbene strettamente personale, proprio da un portatore di handicap, conducente di altra autovettura, impiegata per raggiungere il posto di lavoro assieme a colui che si è “favorito”. In breve: anziché utilizzare due autovetture per raggiungere il medesimo sito, forse fuori dalla Città dei Portici, si lascia un’autovettura parcheggiata, usufruendo in modo alternativo dell’agevolazione riconosciuta dall’utilizzo dall’unico permesso di sosta gratuita, anche se una delle due persone in questione non ne ha titolo.
Questo accade da quando è iniziato l’anno scolastico, ci dicono i bene informati, ed i protagonisti sono i conducenti di due utilitarie, portando in scena quanto osservato e riferito da residenti del circondario, giornalmente, nella location di Viale Degli Aceri, nei pressi della sede sociale de’ I Cavalieri della Pergamena Bianca. Da quanto abbiamo appreso i Caschi Bianchi metelliani, da circa tre settimane, seppur saltuariamente, hanno sotto controllo tale anomalo comportamento e allorquando sorprenderanno, in flagrante, i protagonisti in premessa, porranno fine al perpetuarsi di tale atto “illecito”, ritirando il permesso in parola, perché impropriamente utilizzato da terzi non aventi diritto, con l’assenso dell’unico titolato all’utilizzo, applicando nei loro confronti la severa sanzione prescritta dal 4° comma dell’art. 188 del Codice della Strada. Questo, purtroppo, capita a chi, congiuntura a parte, troppo vuole, perché alla fine nulla stringe, come recita un vecchio adagio!
I soliti beni informati riferiscono che tale illecito comportamento indigna quanti, da inermi spettatori, persistendo anche per loro la nota congiuntura, devono pagare la quotidiana sosta, seppur per poche ore, avendo sostato la propria autovettura negli stalli blu di Viale Degli Aceri, Via Clemente Tafuri, Via Pietro De Ciccio, Via Vittorio Veneto e Corso Giuseppe Mazzini, sagacemente monitorati dalla Metellia Servizi S.r.l.
Se la Polizia Locale operasse, avendone la facoltà, del pari agli operatori della Metellia rileverebbe tanti censurabili comportamenti impavidamente posti in essere da automobilisti irrispettosi delle leggi e dei regolamenti, perni essenziali del vivere comune in uno Stato democratico, come la nostra “bella Italia”. Ricordiamo che la gratuita sosta a tempo per 60 minuti è stata limitata esclusivamente nelle già citate strade, per cui in Via Gino Palumbo ed in Corso Giovanni Palatucci la sosta è gratuita in modo illimitato. Per quanto riguarda Corso Giuseppe Mazzini la gratuità principia proprio con l’incrocio, a Nord, con Viale Degli Aceri, fino all’Epitaffio incluso.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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