In attesa del pullman, rifiuta l'elemosina ad un extracomunitario e si ritrova con un pugno in piena faccia e gli occhiali rotti. La disavventura è capitata ad un 31enne, Livio Sorrentino, con qualche piccolo handicap, ma assolutamente autosufficiente, che sabato pomeriggio, intorno alle 15.20, era in attesa dell'autobus, alla fermata della stazione, per raggiungere gli amici al campo sportivo di Santa Lucia. «È accaduto tutto in pochi minuti mentre aspettavo il bus - racconta Livio - Mi si è avvicinato un extracomunitario grande e grosso, probabilmente un marocchino, che mi ha chiesto se gli davo qualche euro. Gli ho risposto di no. Lui a quel punto mi ha dato un pugno in faccia, mi ha fatto cadere a terra gli occhiali e me li ha rotti. Poi è andato via di corsa».

In parecchi hanno assistito alla scena, ma nessuno è intervenuto. «Questa volta si è trattato di un pugno ed un paio di occhiali rotti - commenta la mamma di Livio, Assunta Senatore - ma domani potrebbe accadere ad una ragazza che aspetta il pullman o il treno alla stazione, ed allora potrebbero non pretendere solo qualche spicciolo. Credo che i nostri amministratori dovrebbero interrogarsi se si sta facendo abbastanza in fatto di sicurezza e di sostegno a queste persone sbandate». Centri per l'orientamento immigrati, Piani di zona, mediatori culturali, Osservatorio diocesano dei bisogni, associazioni come la Caritas, Rossetto ed altre, sportello giuridico immigrati, servizi sociali, Asl: sono decine le iniziative per l'integrazione e la solidarietà a favore degli extracomunitari.

«Ma allora - si chiede Rosario Della Monica - come mai vedo tanti giovani di colore mendicare per strada, sbandati, senza punti di riferimento e che alla fine sono protagonisti di fatti del genere?». «Ancora una volta - afferma Luigi Napoli, consigliere comunale An - dobbiamo prendere atto che la città non è sicura. È necessario che il coordinamento delle forze di Polizia sul territorio non sia solo chiacchiere da bar».