Tu sei qui: CronacaNuovo look per la villa, infuria la polemica
Inserito da (admin), mercoledì 17 marzo 2004 00:00:00
L'inizio dei lavori di messa in sicurezza della pavimentazione dei viali della villa in Viale Crispi ha subito innescato un'ulteriore polemica tra maggioranza e minoranza. Il centrodestra insiste: è stata una scelta sbagliata quella della pavimentazione a taglime di tufo, operata dalla Giunta Fiorillo. «I viali erano diventati pericolosi ed impraticabili - afferma il sindaco Alfredo Messina - soprattutto nelle giornate di pioggia. La nostra villa è molta frequentata da anziani e bambini ed il rischio era enorme, di qui la necessità di dare il via ai lavori di messa in sicurezza. La nuova pavimentazione è in cotto ed è sicura. Costerà circa 82mila euro alle casse comunali». Pronta la replica del centrosinistra, che ricorda l'accurato restauro dello storico "giardino delle delizie", ridisegnato dai paesaggisti Enrico Auletta e Donatella Clarizia nel pieno rispetto dell'impianto ottocentesco griffato Gelanzè. E con tanto di imprimatur da parte della Soprintendenza per i Beni ambientali e paesaggistici, che aveva seguito passo passo il restyling, suggerendo in particolare i materiali. «Proprio quelli che ora l'Amministrazione Messina intende sostituire, per di più con l'ennesimo spreco di danaro pubblico», tuona l'opposizione. Ma, fanno osservare dal Palazzo, non tutte le ciambelle riescono col buco. Già, perché all'indomani dell'inaugurazione, avvenuta nel 2002, qualche problema la villa l'ha dato. Ineccepibile il maquillage delle aiuole, per di più arricchite di nuove piante; benvenuto l'arredo per quel che riguarda panchine ed illuminazione. Ma c'è quella pavimentazione che, a detta del centrodestra, proprio non va. Bocciata, da sostituire. A dar man forte al "sindaco-giardiniere" le lamentele dei cavesi. E soprattutto degli "over 70", primi fruitori della villa comunale, insieme a mamme e bambini. I guai iniziarono con l'arrivo delle piogge: il taglime di tufo, così elegante ed in piena armonia con il passato, non diede i risultati sperati. Partono le proteste, prende fuoco una polemica mai sopita. Di qui la decisione assunta dal primo cittadino di rifare la pavimentazione, assumendo a modello l'operazione "viali sicuri" sperimentata nel parco di Villa Rende. Messina è super convinto della bontà dell'intervento. Col cotto non ci saranno rischi di fango ed acquitrini, sostiene. A controbatterlo scende in campo l'ex assessore ai Lavori Pubblici dell'epoca Fiorillo. «I sestini di cotto - obietta Alfonso Lambiase - non offrono la dovuta sicurezza, in quanto nei giorni umidi si forma il muschio e diventano scivolosi. Ecco il principale motivo per cui non furono scelti allora».
Fonte: Il Portico
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