Tu sei qui: CronacaOccupazione spazio pubblico, atto antidemocratico
Inserito da (admin), giovedì 28 giugno 2012 00:00:00
Qualunque azione od omissione, posta in essere in violazione alle leggi, regolamenti ed ordinanze, è un atto che contrasta con la democrazia della Repubblicana italiana, voluta dai nostri padri sin dalla caduta del regime! Imbrattare le pareti della cattedrale, la cui costruzione terminò nel 1571, come il “borgo porticato”, costruito fra il XV e la fine del XVIII secolo, il monumento ai caduti di tutte le guerre, inaugurato il 9 giugno 1929 dal Re Vittorio Emanuele III, il parco Giovanni Falcone/Paolo Borsellino che i nostri progenitori ne implementarono la piantumazione con variegate tipologie di piante, ecc., è un affronto ai sacrifici dei nostri avi, che tanto amarono la nostra Cava de’Tirreni.
Dal post terremoto in poi, in questa nostra “valle metelliana” è giunta gente da ogni parte, la quale, senza voler fare razzismo, non conoscendo il valore artistico-storico delle nostre bellezze, osano profanarle in ogni modo; anche occupando gli spazi pubblici, per “satisfare” le loro avide necessità.
Se proviamo a passeggiare per le principali vie del borgo, ci accorgeremmo che intorno al parco Beethoven (lato via Eduardo Talamo - corso Giuseppe Mazzini), come sotto i palazzi di corso Mazzini, piazza Enrico De Marinis (piazza ferrovia), via Michele Benincasa, via Vittorio Veneto, via Clemente Tafuri, via Biblioteca Avallone, via Alfonso Balzico, piazza Vittorio Emanuele II, ecc. ecc. non pochi commercianti occupano i pubblici spazi, posando a terra, su appositi espositori ed appesi alle pareti, beni di ogni genere; soprattutto se sono supermercati o venditori di frutta e verdura o articoli per la casa e per la persona, tanto da rendere difficoltoso anche il semplice transito.
Non parliamo poi dell’orrenda cartolina che si presenta agli occhi di quanti raggiungono la città. La Sezione Annona della Polizia Locale, al comando del Tenente Franco Ferrara, nel corso delle specifiche attività, nel limite della disponibilità del personale dipendente, ha elevato diversi verbali per occupazione del suolo pubblico ed ha notificato anche non pochi provvedimenti di chiusura degli esercizi reiteratamente verbalizzati, anche perché taluni imprenditori sono adusi “sforare” la superficie loro concessa o addirittura esporre le loro mercanzie in barba al vigente Regolamento comunale.
Il titolare di un’azienda di produzione di alimenti da asporto, recentemente, avendo deciso di posizionare dinanzi alla vetrina del suo esercizio di parco Beethoven, un distributore di gelati, rispettoso del citato Regolamento, acquisite le debite informazioni, dopo aver predisposto la documentazione richiesta, polizza assicurativa compresa, si è visto negare l’autorizzazione in quanto, stante il tipo di attività svolta e vigendo l’indicato Regolamento, non è consentito al Dirigente del Settore, Avv. Angelo Trapanese, far posizionare all’esterno dell’esercizio commerciale alcun banchetto per la distribuzione del gelato.
Domanda: stante la criticità in cui versano le casse comunali, è saggio “subire” i quotidiani abusi di occupazione di suolo pubblico da parte della moltitudine dei commercianti o, modificando l’attuale Regolamento, rilasciare le autorizzazioni escutendo la relativa TOSAP? Risposta: a nostro sommesso parere, qualora il commerciante autorizzato ad occupare il suolo pubblico, dovesse sforare l’area concessagli, si vedrà destinare una, dieci, cento sanzioni amministrative e tante chiusure dell’esercizio, fino alla revoca della licenza per un lungo periodo di tempo.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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