Tu sei qui: CronacaOspedale, salvi tutti i reparti
Inserito da (admin), mercoledì 18 ottobre 2006 00:00:00
No ai tagli, nessun accorpamento e, soprattutto, tutti salvi i reparti del "Santa Maria dell'Olmo e Costa d'Amalfi". Per contrastare la grave crisi, che impone forti riduzioni nella spesa sanitaria, la parola d'ordine è riorganizzazione. La direzione generale dell'Asl Sa1 sta ancora ultimando la bozza del piano ospedaliero, che sarà presentato, salvo rinvii, la settimana prossima alla conferenza dei sindaci. Ma arrivano dall'ospedale di Cava le anticipazione sulla nuova mappa della sanità ospedaliera. Fra le novità più significative, la possibile cancellazione dei dipartimenti, terminologia nata dagli ultimi atti aziendali, che di fatto raggruppa sotto un unico dirigente gli stessi reparti dei diversi presidi dell'Azienda sanitaria, ed il ritorno all'autonomia economico-finanziaria per i singoli presidi ospedalieri.
Le prime indiscrezioni sono trapelate ieri, nel corso dell'incontro tenutosi nella direzione sanitaria dell'ospedale cavese, alla presenza del sindaco Luigi Gravagnuolo, del direttore sanitario Vincenzo De Paola, del manager Giovanni Russo e del suo braccio destro, Vincenzo Raiola, direttore sanitario dell'Asl Sa1, nonché di una folta rappresentanza di dirigenti medici e sindacalisti. La convocazione, fortemente voluta dal primo cittadino, rappresenta un segnale ben preciso: la dimostrazione dell'emergenza, in termini di personale ed attrezzature, che investe l'ospedale cavese e dall'altro canto l'impegno assunto dal manager Russo a salvaguarda degli standard offerti dal presidio metelliano e delle stesse professionalità. All'incontro hanno partecipato alcuni rappresentanti dei dirigenti medici, che in modo del tutto innovativo hanno presentato un documento approvato dal neonato collegio dei dirigenti medici.
«Fino ad oggi in sanità abbiamo assistito al classico pellegrinaggio dei singoli primari, che si presentavano negli uffici della direzione per perorare la loro causa - spiega Mariano Agrusta, dirigente di Endocrinologia - Stanchi di queste logiche e dei favoritismi, abbiamo deciso di unirci in un organismo, appunto il collegio dei dirigenti, e sottoporre all'attenzione del sindaco e del manager quelle che sono le nostre proposte». Ovvero: salvaguardia dei poli di eccellenza attivi nell'ospedale e capaci di attrarre utenti di fuori Asl e la mappa delle unità operative e dei servizi da mantenere e potenziare. Tra questi, Medicina con polo di Endocrinologia, Cardiologia, Ostetricia, Ortopedia, Pediatria (celiachia e neuropediatria), Radiologia, Rianimazione ed il Laboratorio.
«Condivido in pieno il documento - precisa Raiola - Nonostante la crisi che sta vivendo la sanità in Campania e l'obbligo a ridurre le spese, imposto dalla Regione, noi proponiamo con il nuovo piano ospedaliero una sfida, e cioè salvaguardare i livelli di prestazione: nessun taglio, ma una riorganizzazione dell'offerta in modo che alla qualità delle prestazione corrisponda anche un'adeguatezza delle stesse». Rassicurazioni da parte del manager Giovanni Russo, che si è soffermato anche sull'importanza dell'integrazione tra ospedale e territorio: «Dopo i lunghi rinvii, il progetto del nuovo Distretto va avanti. Fra una ventina giorni dovrebbe essere fissata la gara di appalto».
Fonte: Il Portico
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