I film all'Auditorium di Ravello sempre più per pochi intimi.

Ieri sera (sabato 26 gennaio), la proiezione delle 18 e 30 del film "Non ci resta che il crimine" (per la regia di Massimiliano Bruno con Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli e lo stesso Bruno) ha registrato la misera presenza di dieci spettatori, con 390 poltrone rimaste vacanti. L'indignazione di uno dei presenti, in un clima surreale, rappresentata alla nostra redazione.

Oramai non è più un segreto che la programmazione cinematografica all'Auditorium di Ravello non goda del gradimento del pubblico.

A toppare è tutto il sistema organizzativo-programmatico della struttura di Via della Repubblica che con il Comune di Ravello si è rivelato incapace di promuovere iniziative di spessore atte a vivacizzare l'offerta culturale in questo periodo, senza dubbio il più freddo e difficile dell'anno, con un solo ristorante aperto. Dopo la scorsa stagione si prevede ancora un grosso passivo al Niemeyer le cui utenze (acqua, luce e gas), lo ricordiamo, restano in capo al Comune di Ravello, con la ditta appaltatrice del servizio che corrisponde la modesta cifra di 1150 euro al mese. A noi (contribuenti) non resta che piangere.

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