(ANTEPRIMA - obbligo di citare la fonte) Non è rimasto isolato, a Ravello, l'episodio della tentata estorsione ai danni di una donna da parte di un fasullo avvocato e il suo complice. Sempre nella mattinata di ieri un uomo, spacciatosi per avvocato (con tutta probabilità la stessa persona del fallito tentativo a domicilio), ha contattato telefonicamente un 90enne della frazione San Cosma informandolo che suo figlio, un 40enne tecnico, era stato tratto in arresto e si trovava presso la stazione dei Carabinieri di Ravello.

Il sedicente professionista aveva chiesto al genitore di provvedere a garantire le somme necessarie per la nomina urgente di un legale. L'anziano, fiutando sin da subito odore di truffa anche in considerazione della condotta, sempre inappuntabile, del figliolo, ha chiesto al suo interlocutore dove si trovasse con precisione.

«Al secondo piano della caserma» gli sarebbe stato risposto. Ma la stazione di via Costantino Rogadeo si sviluppa su un solo livello. Tanto è bastato all'anziano per congedarsi dall' imbroglione che a Ravello non hanno avuto "successo". Anche questo episodio è stato denunciato ai Carabinieri che stanno indagando e cercando collegamenti con l'altro di eguale entità avvenuto poco prima. Dunque occhi aperti e porte chiuse per gli sconosciuti, chiunque essi dicano di rappresentare (onlus per raccolte fondi, compagnie telefoniche o energetiche, avvocati o peggio ancora falsi impiegati INPS).