Tu sei qui: CronacaRifiuti illeciti, nuova denuncia
Inserito da (admin), mercoledì 26 gennaio 2005 00:00:00
All'interno del loro opificio avevano depositato in modo incontrollato i rifiuti, costituiti da scarti di produzione di mole abrasive. Non avevano comunicato alla Giunta Regionale il trasferimento dell'impianto di fabbricazione delle mole abrasive e dei manufatti. Sono queste le irregolarità riscontrate ieri mattina dai Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Salerno, nel corso di un'ispezione agli stabilimenti dell'I.M.A. s.r.l., situati in via XXV Luglio n° 279, all'interno della cosiddetta zona a rischio per l'emergenza ambientale annessa all'inquinamento del torrente Cavaiola, affluente del fiume Sarno. I militari, diretti dal comandante Giuseppe Recchimuzzi, hanno deferito in stato di libertà il rappresentante legale della società, L.C.G. L'attività di controllo va avanti già da qualche mese e vede impegnati i militari del Noe, in collaborazione con la Procura di Salerno ed il sostituto procuratore Angelo Frattini. L'ultimo blitz risale alla scorsa settimana. I Carabinieri hanno fatto irruzione in tre capannoni in via XXV Luglio, attigui tra loro, per una superficie di circa 300 metri quadri, adibiti dall'industria metalmeccanica Decom s.r.l. per l'attività di verniciatura. A motivare l'incursione degli uomini del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente sarebbe stato un precedente: un paio di anni fa, proprio sul corso del torrente Cavaiola, comparvero delle chiazze di colore rosso. Le indagini dell'Ufficio di Prevenzione collettiva confermarono la natura altamente inquinante delle sostanze, forse derivante dagli scarichi di stabilimenti dediti all'attività di verniciatura. All'epoca dei fatti i controlli non diedero alcun esito, visto anche l'alto numero di industrie del settore. La settimana scorsa, invece, ecco la scoperta. Al termine delle ispezioni, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro d'iniziativa i tre capannoni per le immissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione. Deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria il rappresentante legale, D.S., ritenuto responsabile delle violazioni.
Fonte: Il Portico
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