Tu sei qui: CronacaRiscatto pubblico per un ingegnere cavese
Inserito da La Redazione (admin), martedì 3 febbraio 2009 00:00:00
La verità prima o poi trionfa. L’ingegnere cavese Michele Mazzeo ha dovuto lottare 18 lunghi anni per dimostrare la sua innocenza. Nel 1990, quando era già da 10 anni presidente del Circolo ricreativo aziendale dei lavoratori (Cral) nella ditta “Alenia” di Pomigliano D’Arco, fu inaspettatamente dimesso dalle sue onerose responsabilità, e chi subentrò al suo posto lo accusò di aver compiuto una scorretta gestione dell’organo e di essersi appropriato di 600milioni delle vecchie lire.
Da quel momento la sua vita, umanamente e professionalmente, subì un totale stravolgimento: l’azienda gli impose la cassa integrazione e fu anche costretto a rinunciare alla sua carriera politica. L’ingegnere, infatti, proprio in quel periodo era stato candidato al Senato nelle fila di Rifondazione Comunista. Intanto cominciava un lungo calvario giudiziario e, dopo le numerose conseguenze di un’ingiustizia a lungo perpetrata ai suoi danni, arriva, il 18 ottobre 2001, la sentenza con cui Mazzeo viene prosciolto da ogni accusa con formula piena, “perché il fatto non sussisteva e non vi era il presupposto del reato”.
Ieri pomeriggio la trasmissione televisiva “Ricomincio da qui”, condotta su Rai Due dalla nota giornalista Alda D’Eusanio, ha offerto all’ingegnere cavese il suo palcoscenico per consentirgli il meritato riscatto pubblico. I 10mila soci che lui un tempo rappresentava, ora conoscono la verità. Michele Mazzeo, costretto per anni a subire calunnie ed offese, oggi è ancora un uomo forte e può risorgere dalle ceneri in cui altri, per ragioni tuttora oscure, volevano relegarlo.
Ospite a sorpresa, negli studi romani della Rai, il sindaco di Cava de’Tirreni, Luigi Gravagnuolo, a testimonianza della vicinanza di tutti i suoi concittadini. Il primo cittadino metelliano ha portato in dono all’ingegnere una poesia ed il libro di Apollonia D’Arienzo, con la promessa di far tappezzare la città di Cava con manifesti raffiguranti il suo volto con la scritta “quest’uomo innocente”. Un regalo anche per la D’Eusanio: una mattonella con il logo del Millennio.
Una vicenda, dunque, dal risvolto positivo, che permette di guardare al futuro con maggiore fiducia. Quella fiducia e positività necessaria per affrontare e superare i momenti più difficili.
Fonte: Il Portico
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