Tu sei qui: CronacaSabato Senatore condannato a 8 anni
Inserito da (admin), mercoledì 27 settembre 2006 00:00:00
8 anni e 1 mese di reclusione: è questa la pena inflitta al 48enne Sabato Senatore, arrestato il 17 giugno del 2005 con l'accusa di tentato omicidio del suo socio in affari, il 50enne Mario Senatore. Ieri mattina, dunque, i giudici del Tribunale di Salerno hanno emesso la sentenza di primo grado, che riduce la pena richiesta dall'accusa. Il pubblico ministero Enzo Senatore, infatti, aveva avanzato la richiesta di 13 anni di carcere per il commerciante originario di Nocera Superiore. Tra i motivi che hanno spinto i magistrati salernitani a non accettare in toto la richiesta del pm, il fatto che, nel corso della requisitoria, era venuta a cadere l'accusa di premeditazione, mentre era stato accertato che la lite tra i due Senatore era scoppiata per futili motivi. Riconosciuta, inoltre, la seminfermità mentale per Sabato Senatore e le attenuanti.
Resta, comunque, pesante la condanna pronunciata dai giudici salernitani. Ed i legali di Sabato Senatore annunciano battaglia. «Una sentenza assurda - commentano gli avvocati Alfonso e Marco Senatore - Il nostro assistito, come dimostra la relazione del nostro perito, il dott. Amendola, è affetto da una grave sindrome depressiva di tipo violento. Al momento dell'accoltellamento non aveva capacità d'intendere né di volere. Ricorreremo in appello». Lo stesso imputato si era strenuamente difeso fino a poche ore dalla sentenza. «Ero stato derubato da Mario Senatore ed abbiamo litigato per questioni di soldi. Ho agito per legittima difesa, perché sono stato aggredito».
Ma veniamo ai fatti. L'episodio di sangue si verificò il 17 giugno del 2005. Quella terribile mattina Sabato Senatore, commerciante originario di Cava, ma residente a Nocera Superiore, viene arrestato dagli agenti diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola con l'accusa di tentato omicidio. L'uomo aveva inferto 5 coltellate al suo socio in affari, Mario Senatore, 50 anni, anche lui di Nocera Superiore. Location della lite, sfociata poi nell'accoltellamento, era stato un capannone in via XXV Luglio, di proprietà del fratello di Mario Senatore ed utilizzato come rivendita di auto. Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti, a provocare la discussione sarebbe stato il mancato pagamento di un debito, circa 15mila euro, per la fornitura di una partita di prodotti per l'igiene.
I due avevano fissato in quel capannone un incontro di chiarimento: Mario Senatore doveva sanare il debito, a dire di Sabato Senatore, contratto per la partita di saponi ed altri prodotti igienici avuti in consegna per il negozio "Tutto ad un euro". Non si sa come, i due iniziarono a questionare. Dalle parole ai fatti, iniziarono a picchiarsi davanti agli occhi stupefatti della moglie di Mario Senatore. Sabato aveva un coltello da cucina in tasca, lo avrebbe usato per colpire il socio. Questi, colpito all'addome, al fianco e sotto il collo, fu ricoverato presso l'ospedale Cardarelli di Napoli, dove fu sottoposto a due delicati interventi chirurgici. Dichiarato fuori pericolo, si è poi costituito parte civile nei confronti del suo aggressore. Oggi, a distanza di più di un anno, la sentenza di condanna per Sabato Senatore.
Fonte: Il Portico
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