Tu sei qui: CronacaSalvataggio speleologi a Minori, le operazioni di soccorso nel dettaglio raccontate dalla Capitaneria di Porto
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 25 marzo 2024 10:38:25
In un'articolata nota stampa la Capitaneria di Porto di Salerno descrive le operazioni di salvataggio dei tre speleologi che ieri, 24 marzo, sono rimasti intrappolati all'interno della Grotta delle Canne, a Minori. Di seguito il testo integrale.
Complessa attività di soccorso portata a termine nella serata di ieri dagli uomini della Guardia Costiera di Salerno e personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino a favore di tre speleologi rimasti intrappolati all'interno della Grotta delle Canne in località Minori. I tre speleologi, associati al Gruppo Speleologico Natura Esplora di Avellino, erano entrati nella cavità marina denominata Grotta delle Canne, dallo scorso 15 marzo giorni classificata quale vera e propria grotta, nella serata di sabato, per attività di speleologia e studio con l'intenzione di passare tutta la notte e uscire nella mattina di domenica. Non avendo avuto alcuna notizia dei tre dalle 11 del mattino, l'associazione a cui gli speleologi appartengono, allarmata del lungo tempo trascorso, ha avvisato della situazione la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Salerno.
Immediatamente veniva disposto l'intervento della Motovedetta di soccorso CP854 e via terra personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino. Dopo prime ricerche infruttuose via mare e via terra il personale intervenuto riusciva a prendere contatti con il gruppo di speleologi (non avevano possibilità di comunicare all'esterno) che rassicuravano gli intervenuti sul loro stato di salute ma rappresentavano l'impossibilità di uscire dalla grotta via mare in considerazione dello stato del mare presente che impediva l'uscita con la propria imbarcazione. Con l'ausilio del CNSA si ipotizzava, quindi, un eventuale prelievo dei tre malcapitati via terra studiando l'utilizzo di appropriate attrezzature di solito utilizzate in queste circostanze, operazione che avrebbe richiesto sicuramente tempi molto lunghi.
Alle ore 18 circa, valutato lo stato del mare in leggera diminuzione dal Comandante dell'unità Guardia Costiera presente sul posto, si tentava il recupero via mare anche con l'ausilio di una piccola imbarcazione messa a disposizione da pratici locali intervenuti in assistenza. I tre speleologi venivano così tirati fuori dalla grotta ad uno alla volta con l'utilizzo di cime e salvagenti anulari e portati in sicurezza sull'unità CP854 che dirigeva nel porto di Maiori per sbarcarli e prestare i primi controlli medici nonostante i tre risultavano essere in ottimo stato di salute e senza rappresentare problematiche cliniche.
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Fonte: Il Vescovado
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