Un’attività che permetta la riqualificazione dei sanpietrini, da sempre caratterizzanti il centro storico e le periferie della città. È quanto auspicato dal Coordinamento di associazioni “per la difesa delle pavimentazioni in pietra di Cava de’ Tirreni”, da tempo in prima linea contro la direttiva del sindaco Galdi circa la sostituzione dei cubetti di pietra con l’asfalto nelle zone a più alto tasso di traffico.

Non poche, infatti, sono state le polemiche suscitate dalla direttiva amministrativa dello scorso settembre, nella quale il primo cittadino “ordinava”, ad eccezione di quelli presenti in Piazza Abbro, l’alienazione dei sanpietrini del centro e delle frazioni, in modo da ricoprire d’asfalto, con le somme ricavate, i tratti di strada dissestati.

Una direttiva che si è scontrata sin da subito con il parere contrario non solo del Comitato suddetto, ma anche dei cittadini, in particolare quelli della frazione San Pietro, e della Sovrintendenza, il che ha portato il sindaco Galdi ad optare per un momentaneo “cambiamento di mira”. Il primo cittadino ha, infatti, predisposto la riqualificazione e non la vendita dei sanpietrini del centro.

E proprio in questa prospettiva s’inseriscono i lavori in corso in via Vittorio Emanuele ed in via Tommaso Cuomo, dove, anche a detta di Mario Farano, esponente del comitato per la salvaguardia dei cubetti di pietra, si sta utilizzando una tecnica mista, fatta di uno strato di cemento ricoperto da sabbia, su cui vengono poi conficcati i tasselli.

Per fine mese lo stesso Farano, inoltre, conta di consegnare all’Amministrazione uno studio approfondito sulle condizioni della pavimentazione presente in città, corredato da relative proposte e suggerimenti.