Tu sei qui: CronacaSantuario di S. Francesco e S. Antonio, un sogno che si avvera
Inserito da Cristina Pastore (admin), venerdì 13 febbraio 2009 00:00:00
Una grande folla di fedeli ed autorità ha partecipato entusiasta alla conferenza stampa di presentazione relativa alla riapertura della Chiesa di S. Francesco e S. Antonio di Cava de'Tirreni. Il Santuario francescano, distrutto dal sisma del 1980, sarà finalmente riaperto il prossimo 14 marzo.
Stamani la Sala Giunta del Palazzo provinciale, a Salerno, gremita di rappresentanti del mondo ecclesiastico e politico, è stato scenario di forti emozioni e di sentiti applausi per la realizzazione di quello che per i cavesi, in tutti questi anni, ha rappresentato un importante ed atteso obiettivo.
Presenti tra gli altri il Sindaco di Cava de’Tirreni, Luigi Gravagnuolo, il Presidente della Provincia, Angelo Villani, il Consigliere regionale, Gianfranco Valiante, il Consigliere provinciale e comunale, Carmine Adinolfi, il Ministro della Provincia salernitana e lucana dei Frati Minori, Manlio Di Franco, l’Assessore comunale Vincenzo Servalli ed ovviamente il personaggio “simbolo” della grande corsa al recupero della Chiesa, Padre Luigi Petrone. Ha contribuito ad animare l’atmosfera la presenza dell’Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’Tirreni.
A suon di chiarine ha avuto inizio la conferenza, nel corso della quale si sono succeduti numerosi momenti di commozione e solidarietà, in primis di Padre Luigi, Priore del Convento e principale sostenitore dell’opera. Fra’ Luigi, visibilmente commosso, ha ringraziato la Provvidenza divina per aver permesso la rinascita della Chiesa. “La scommessa è stata vinta”, ha ripetuto fra' Gigino con la voce rotta dall’emozione.
Grandi plausi all'impegno profuso da Padre Luigi e dalla sua comunità sono arrivati da parte di tutte le autorità presenti. Il sindaco Gravagnuolo ha apprezzato “il cuore, l’anima, il furore, la passione con cui il frate ha portato avanti l’opera”, trasformandosi in un vero e proprio “ingegnere ed assessore ai Lavori pubblici del Comune”.
Per la nascita della nuova struttura si è rivelato fondamentale anche un vero “azionariato popolare”, come ricordato dal Ministro dei Frate Minori. “L’aiuto che la povera gente” ha saputo dare alla buona causa religiosa rappresenta “un segno positivo di fede da prendere a modello anche per il futuro”.
I rappresentanti della Regione e della Provincia hanno, dal canto loro, assicurato partecipazione e sostegno alla nuova Chiesa, sottolineando come lo storico monumento, immenso patrimonio culturale per la città, si trasformerà in un attrattore turistico-religioso che porterà a Cava de’Tirreni numerosi fedeli ed appassionati d’arte, contribuendo così anche al rilancio dell’economia cavese. Città metelliana che in questi giorni sta predisponendo tutti i servizi necessari per accogliere i numerosi turisti in arrivo dal prossimo 14 marzo, giorno dell’inaugurazione del Santuario.
Tanti gli eventi in programma in preparazione alla riapertura della Chiesa, a partire da sabato 28 febbraio, quando al Palazzo di Città si terrà l’accoglienza della Comunità francescana, per conferire la Solenne Onorificenza al fratello Luigi Petrone. Il 7 marzo, poi, pellegrinaggio dei cavesi ad Assisi, per sciogliere il voto che la Città aveva preso nel 1996, in onore della ricostruzione del Santuario.
Ed ancora, il giorno dell’apertura, sabato 14 marzo, la Messa solenne delle ore 19 sarà celebrata dal Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, P. Josè Rodriguez Carballo. I festeggiamenti continueranno domenica 15 marzo con la Messa delle ore 11, celebrata da Padre Manlio Di Franco. L’evento dell'inaugurazione della Chiesa sarà, come sottolineato dal sindaco Gravagnuolo, “il punto d’arrivo di un percorso suggellato da un voto ed il punto di partenza per la nuova vita del Santuario”.
La grande opera ha richiesto un lavoro estremamente complesso. I cenni tecnici menzionati dall’ing. Farano, responsabile del progetto, hanno reso bene l’idea: 400mila mattoni, 10mila metri cubi di cemento e 20mila di acciaio. Cifre notevoli di materiali necessari per la realizzazione del nuovo Santuario, simbolo della religiosità cavese.
A conclusione della conferenza, ancora grandi emozioni. Una lettera scritta dai cittadini cavesi e rivolta a Padre Luigi ha espresso un sentito “grazie d’esistere” a questo “piccolo grande uomo” per l’amore profuso costantemente per la comunità. A chiudere una mattinata intrisa di gioia e commozione la consegna di una simbolica statuetta di S. Francesco a tutte le autorità presenti.
Fonte: Il Portico
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