Tu sei qui: CronacaSempre assenti e diplomati: brogli alla scuola parificata di Maiori
Inserito da (redazionelda), venerdì 3 giugno 2016 11:19:43
Non erano mai entrati in classe eppure avevano conseguito il diploma. E' scandalo a Maiori dove, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Amalfi è stato accertato che i diplomi degli "studenti" dell'istituto scolastico parificato le cui classi sono ubicate in via Gaetano Capone, gestito dalla società paganese "Flavio Gioia" (da non confondere con il più blasonato Istituto Tecnico per il Turismo di Amalfi) erano truccati.
Sono in trentadue i docenti accusati di essersi adeguati alle direttive della dirigenza certificando presenze inesistenti e consentendo il conseguimento di un centinaio di diplomi (parte all'indirizzo commerciale e in parte a quello turistico) a persone che non avevano diritto all'ammissione agli esami. A darne notizia il quotidiano La Città di Salerno in edicola stamani in un articolo a firma di Clemy De Maio.
«Un assenteismo pressoché globale», una «assenza giornaliera diffusa, continuativa e pressoché totale degli studenti iscritti, salvo poche sporadiche presenze». Così si legge nell'avviso di conclusione delle indagini notificato dalla Procura di Salerno ai gestori dell'istituto e ai trentadue docenti.
Ad amministrare la srl, e quindi la scuola, è la 43enne Rita Pastore, originaria di Nocera Inferiore e residente a San Marzano sul Sarno, che ha affidato al marito Bartolo Campione il ruolo di dirigente scolastico. Sono stati loro, secondo le indagini coordinate nei mesi scorsi dal sostituto procuratore Carmine Olivieri, a organizzare un meccanismo che consentiva di attirare iscritti con la promessa di diplomi facili, senza obbligo di frequenza. Un'associazione a delinquere finalizzata al falso, accusano gli inquirenti, che si preparano a chiedere il rinvio a giudizio sia per i coniugi di San Marzano sia per i trentadue insegnanti che avrebbero omesso l'annotazione delle assenze, falsificando i registri di classe e talora facendo figurare come orario di lezione anche fasce temporali in cui la scuola era in realtà chiusa.
Sono trenta i casi di falso censiti dalla Procura, tutti nell'anno scolastico 2010 2011. Si parte da un episodio del 20 ottobre del 2010, quando dalle indagini risulta che entrarono in classe appena sei studenti, mentre nei documenti si annotavano 107 presenti su un totale di 181 iscritti. Poi, dal 7 aprile al 26 maggio dell'anno successivo, la polizia giudiziaria ha registrato altre ventinove giornate in cui i docenti avrebbero truccato le presenza in maniera «sistematica e continuativa».
Emergono giorni in cui gli alunni risultano tutti in classe, mentre in realtà l'aula era vuota. E altri in cui la scuola aveva chiuso i battenti alle 13.30, ma le lezioni figurano concluse soltanto un'ora dopo. A impartire le direttive erano secondo gli inquirenti Rita Pastore e Bartolo Campione, che agiva anche in prima persona in qualità di docente. I professori
- provenienti in maggioranza da Agro nocerino sarnese e Costiera Amalfitana - si adeguavano, accumulando con l'insegnamento nella scuola privata i punti necessari a scalare le graduatorie. Ora, però, rischiano tutti un processo per associazione a delinquere e falso.
Fonte: Il Vescovado
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