Tu sei qui: CronacaSequestro depuratori in Costiera: sei avvisi di garanzia sono per l'Ausino. Nominato custode giudiziario
Inserito da (redazionelda), giovedì 11 febbraio 2016 20:08:41
«Plaudiamo all'iniziativa della Procura, augurandoci che questo sia il primo passo verso la soluzione definitiva dell'annosa problematica». Così in un comunicato l'Ausino S.p.A. - Servizi Idrici Integrati accoglie la notizia del sequestro preventivo in custodia giudiziaria degli impianti di trattamento delle acque reflue in gestione all'Ausino, nei comuni di Amalfi (in località Porto ed in località Cieco) e Praiano (in località Vettica Maggiore ed in via Roma).
L'operazione è stata condotta stamani, giovedì 11 febbraio 2016, rispettivamente dalla Guardia Costiera di Amalfi e dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente - Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, in esecuzione degli specifici decreti di sequestro preventivo emessi dal Tribunale di Salerno. Sono state contestualmente iscritte nel registro degli indagati varie persone, tra cui alcuni manager e tecnici dell'Ausino S.p.A. Si tratta dell'ex presidente Matilde Milite, del direttore generale Vitagliano, dell'ingegnere amalfitano Iolanda Giuliano, del tecnico Vaccaro, del revisore dei conti Bevilacqua e dell'ingegnere Matucciello.
Per vigilare sulla corretta gestione di tali impianti, la Procura della Repubblica di Salerno ha designato il professor Paolo Massarotti custode giudiziario delle due strutture. Al momento, per quanto si è appreso dal professor Massarotti, non verranno esercitati poteri sostitutivi sulle attività condotte dall'Ausino S.p.A., bensì una stretta vigilanza sulle modalità di gestione delle medesime.
Tale iniziativa nasce anche dopo la trasmissione di copiosa documentazione richiesta dalla Procura all'Azienda con sede a Cava dei Tirreni e in seguito alle innumerevoli nostre sollecitazioni agli Enti competenti perché attuassero gli interventi, che in massima parte sono stati progettati proprio dall'Ausino.
L'operazione odierna appare scontata e inevitabile dopo decenni di inerzia. Ancor più tenendo presente, malgrado l'assegnazione più di recente di finanziamenti di ingente entità, i tanti ritardi nella realizzazione dei nuovi impianti di depurazione, la cui attuazione è stata affidata dalla Regione Campania alla Provincia di Salerno come stazione appaltante.
Dallo scorso mese di giugno l'Ausino aveva abolito gli oneri di depurazione dalle bollette dei cittadini di Ravello che denunciavano la mancanza di un vero e proprio sistema di depurazione. Per evitare ulteriori contenziosi l'Ausino aveva sospeso il pagamento delle quote.
Hanno avuto ragione i circa 40 cittadini di Ravello appellatisi alla giustizia che dopo circa otto anni hanno ottenuto il risultato auspicato. In prima linea c'è sempre stato l'avvocato Silvestro Cioffi, artefice di diverse azioni a tutela dei consumatori, volte a dimostrare l'inesistenza di veri e propri impianti di depurazione allo scopo di richiedere la restituzione dei canoni. E' la vittoria dei cittadini senza l'aiuto delle istituzioni, con il Comune di Ravello rimasto a sempre a guardare.
Fonte: Il Vescovado
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