Tu sei qui: CronacaStadio vietato a 12 tifosi aquilotti
Inserito da (admin), venerdì 1 giugno 2007 00:00:00
Pronti ed in parte già notificati 12 provvedimenti Daspo per altrettanti tifosi della Cavese, costretti a vivere l'atteso ritorno dei play off contro il Foggia lontani dal "Simonetta Lamberti". Dopo la notizia dei 20 denunciati, identificati dagli agenti del Commissariato di Polizia (diretto dal vicequestore Pietro Caserta) nel corso del corteo di piazza inscenato al termine dell'ultima gara di campionato, che vedeva di fronte la compagine di Campilongo ed i "cugini" della Salernitana, è arrivata una nuova tegola per il popolo ultras. Negli uffici della Digos della Questura di Salerno sono state avviate, come da normativa, le procedure per l'adozione dei provvedimenti Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive).
Secondo le prime indiscrezioni, 12 sarebbero i tifosi raggiunti da diffida: il divieto, in base anche ai precedenti, oltre ai fatti verificatisi nel corteo incriminato, varia da 1 anno a 3 anni. Per molti, se non per tutti, l'interdizione è accompagnata dall'obbligo della firma in concomitanza con l'inizio della manifestazioni sportive (o anche più volte nel corso delle stesse). Il fascicolo, nel quale sono contenuti i Daspo, sarà notificato alla Procura della Repubblica. Sarà poi il pm incaricato a decidere se dare corso al procedimento e chiedere la conferma del divieto.
«Stavano festeggiando, per di più in presenza della Polizia. Non è giusto essere puniti così - dicono alcuni tifosi della Cavese - È stata una vera e propria batosta, se si pensa che alcuni di questi ragazzi rischiano di mancare alla partita più importante della stagione». E non solo. «Non viene usato lo stesso rigore per altre tifoserie. A Foggia domenica nello stadio hanno gettato di tutto, anche una torcia accesa, ma nessuno ha mosso un dito», sottolineano gli ultrà.
Come si ricorderà, per la partita Cavese-Salernitana il prefetto aveva disposto di far giocare l'incontro, indicato come gara a rischio 3, a porte chiuse. Era stato programmato un oculato servizio d'ordine, che prevedeva un forte dispiegamento di agenti non solo allo stadio "Simonetta Lamberti", ma anche in altri punti caldi, come Piazza San Francesco. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, un gruppo di ultras della Cavese, senza regolare autorizzazione, ha dato vita ad un corteo lungo le strade cittadine, con lo scoppio di materiale esplosivo. La manifestazione ha impegnato gli agenti delle volanti, che hanno provveduto ad identificare i partecipanti e denunciarli per corteo non autorizzato e turbative d'ordine pubblico.
Fonte: Il Portico
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