Tu sei qui: CronacaStemma e gonfalone nuovi, restituita alla Città la sua identità
Inserito da (admin), mercoledì 2 dicembre 2009 00:00:00
Restituita dignità storica ai simboli della Città di Cava de’Tirreni. Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì scorso, a seguito dell’esame da parte della I Commissione consiliare presieduta dall’avv. Artemio Baldi, ha approvato all’unanimità il nuovo stemma ed il nuovo gonfalone della città metelliana.
A seguito di uno studio storico effettuato da Livio Trapanese, cerimoniere del Comune, dello studio di araldica pubblica e del lavoro di design svolto da Amedeo Di Marco dell’Ufficio Comunicazione e del complicato procedimento amministrativo, svolto dalla segreteria particolare del sindaco, nella persona di Liliana Noviello, si è proceduto al ridisegno dei simboli della città, riconsegnando loro fedeltà storica.
L’araldica delle città ha un rilievo molto importante, perché rispecchia, attraverso simboli e colori, la fase di nascita dei Comuni liberi e le successive modificazioni costituzionali. Volendo regolarizzare la posizione araldica dello stemma della città metelliana, dunque, si è ripercorso la storia degli emblemi precedenti attraverso dettagliate e laboriose indagini.
Pertanto, al fine di capire in che modo ed in quale misura intervenire per giustificare la richiesta di concessione dello stemma comunale nella forma che costituisce il fattore identificante ed indiscusso dei cavesi, è stato necessario rispolverare le concessioni che hanno autorizzato il loro utilizzo, ed analizzare accuratamente la “grammatica” e la “sintassi” dell’araldica.
I precedenti simboli, non rispondenti alla realtà storica, erano stati concessi da un decreto del Presidente della Repubblica dell’anno 1965. Per poter procedere alla nuova riformulazione dei simboli è stato richiesto all’Ufficio Onorificenze e Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri il prescritto parere. Successivamente sarà richiesto il definitivo provvedimento del Presidente della Repubblica.
Il nuovo stemma reca nella partizione destra (alla sinistra di chi guarda) quattro pali (nell’araldica s’intende per palo una riga verticale) smaltati alternativamente di rosso ed oro. Nella partizione sinistra (a destra di chi guarda) ci sono tre fasce su campo argento. La corona, come prescrive l’araldica pubblica contemporanea per le comunità insignite del titolo di "città", è turrita ed è smaltata d’oro.
Come da prassi araldica, lo scudo sormonta una corona formata da due rami, uno di alloro ed uno di quercia, legati tra loro da un nastro tricolore. Il tentativo di riportare lo stemma ed il gonfalone erano stati effettuati inutilmente già da circa 10 anni, ma solo con l’Amministrazione Gravagnuolo, come precisa l’avv. Artemio Baldi, si è arrivati a questo risultato.
Per questo il sindaco Luigi Gravagnuolo ed il consigliere comunale Artemio Baldi esprimono grande soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto e per l’eliminazione di un'incongruenza storica che attendeva soluzione da troppo tempo.
La redazione de ilPortico.it, insieme allo storico Livio Trapanese, in passato si è già occupata della specifica questione. Per conoscere tutto l’iter storico e per saperne di più sulla vicenda e su tutti i cambiamenti che hanno coinvolto i simboli della comunità cavese, clicca qui.
Fonte: Il Portico
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