Tu sei qui: CronacaStop al ticket di 5 Euro per attraversare ZTL di Positano: Consiglio di Stato ribalta sentenza TAR
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 8 febbraio 2024 11:10:59
Dopo quasi sette anni di battaglie legali, il Comune di Positano si vede costretto a porre fine alla controversa pratica del ticket di 5 euro per l'attraversamento della zona a traffico limitato nel centro della cittadina. È quanto stabilito dalla sentenza emessa dal Consiglio di Stato ieri, su ricorso presentato nel 2018 dal Registro Generale n^6588.
La lunga disputa giuridica è giunta finalmente a una conclusione che soddisfa gli autisti del trasporto privato di noleggio con conducente (NCC), i principali protagonisti di questa vicenda. La sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato quella precedente del Tar, che aveva dato ragione al Comune di Positano.
Tutto ha avuto inizio dopo l'estate del 2017, quando i NCC hanno deciso di contestare la delibera del Comune, all'epoca guidato dal sindaco Michele De Lucia, che imponeva loro il pagamento del "dazio", ritenuto illegittimo. Il motivo principale della contestazione risiedeva nella distinzione operata tra NCC residenti o aventi sede a Positano e quelli provenienti da altre località, considerati "forestieri".
"In questi anni, dall'introduzione della Zona a Traffico Limitato (ZTL), poi giudicata illegittima al momento della sospensiva, il Comune di Positano ha continuato ad incassare 5 euro a passaggio per minivan che ancora non ha restituito", denunciano gli NCC sorrentini, tra i più penalizzati da questa pratica.
La decisione del Consiglio di Stato ha portato sollievo e soddisfazione tra gli autisti e le associazioni di categoria. Gennaro Lametta, Vicepresidente Nazionale di Federnoleggio/Confesercenti, ha espresso la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, nonostante il lungo percorso legale necessario per giungere a questo verdetto.
"Lunghe battaglie legali come queste rappresentano storie assurde, che accadono perché in fase di programmazione di questi interventi non si tiene conto del parere dei rappresentanti di categoria che non sono degli sprovveduti", dichiara Lametta. "La nostra funzione è sicuramente difendere i diritti delle aziende rappresentate ma lo scopo principale è quello di collaborare con le amministrazioni al fine di evitare inutili e costosi contenziosi. Principi sanciti dalla Costituzione, come la discriminazione e libertà di impresa non possono essere violati con così tanta superficialità".
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Fonte: Il Vescovado
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